CATTEDRALE DEI SS. PIETRO E PAOLO

PARROCO
Don Giancarlo Leone

DIACONO PERMANENTE
Mastroianni Diac. Enzo

Indirizzo Corso Numistrano 88046 Lamezia Terme
Festività SS. Pietro e Paolo, 29 giugno
Telefono 096822562

Descrizione Parrocchia
Non abbiamo notizie certe circa la fondazione della nostra Cattedrale; gli storici parlano di tre cattedrali: una molto piccola, di epoca bizantina dedicata alla Madonna Assunta, distrutta dai Saraceni, prima del Mille. Quando i Normanni vennero in Calabria latinizzarono le Chiese bizantine e nel 1094 fu latinizzata anche la Chiesa di Nicastro e sulle rovine della vecchia Cattedrale bizantina, che sorgeva nei pressi della attuale chiesa del Crocifisso, nell’anno 1100 fu fatta costruire dalla Contessa Eremburga, nipote di Roberto il Guiscardo, la Cattedrale normanna. Forse per dimostrare la fedeltà  dei Normanni alla Chiesa di Roma la nuova Cattedrale di Nicastro fu dedicata agli stessi titolari della Chiesa di Roma, ai SS. Pietro e Paolo e il primo vescovo normanno Enrico la fece consacrare da Papa Callisto II, ospite nel Castello di Nicastro nel 1121. La Cattedrale normanna fu distrutta dal terremoto del 7 marzo 1638. La nuova Cattedrale non fu più ricostruita sulle rovine delle altre (nei pressi della chiesa del Crocifisso), ma fu scelto un altro luogo, quello attuale. Per edificare la nuova cattedrale fu eletto vescovo Tommaso Perrone a 38 anni, che tra il 1640-42 fece eseguire la costruzione, con il ricavato della vendita di un suo terreno a Rossano, suo paese natale. La lapide, che un tempo era al centro sulla facciata della Cattedrale e che ora è stata posta all’interno, accanto alla porta di sinistra, ricorda l’avvenimento. Gran parte del materiale per costruire la nuova chiesa venne prelevato dalle rovine della cattedrale terremotata: vennero riadattati i pilastri e gli archi in tufo della navata centrale, ora visibili solo in piccola parte. Venne ricostruito totalmente l’altare del crocifisso in porfido grigio, con la nicchia dello stesso crocifisso ligneo rinvenuto in ottimo stato sotto le macerie. Ma la nuova Cattedrale non fu completata e si dovette attendere fino al 1 settembre dell’anno giubilare 1675 per consacrarla; dopo due anni Mons. Perrone morì e fu sepolto nella sua Cattedrale. Riposano pure nella Cattedrale Mons. Eugenio Giambro, Vescovo di Nicastro dal 1916 al 1955, morto il 17/02/1960 e Mons. Vittorio Moietta, Vescovo dal 1961 al 1963, morto il 01/04/1963. Titolari della nuova Cattedrale continuarono ad essere gli Apostoli Pietro e Paolo, ma non fu abbandonato l’antico titolo dell’Assunta, come dimostra un antico quadro che ritrae gli Apostoli Pietro e Paolo ai piedi dell’Assunta, in atteggiamento di chiedere protezione sulla nostra gente. Quell’antica pala di altare conservata attualmente nel Museo Diocesano, è un anello di congiunzione tra l’antico titolo bizantino dell’Assunta e il nuovo titolo romano dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.Nel 1994, IX Centenario della latinizzazione, al parroco del tempo don Antonio Marghella venne l’idea di riproporre quella felice composizione per l’abside della Cattedrale e dal marzo dal 1997, quella grandiosa tela di cm. 900 X 450, realizzata dal Prof. G. Savini, da’ splendore e decoro alla nostra Cattedrale. La facciata barocca della Cattedrale, nel 1925 venne riadattata in stile neoclassico e continua a mostrare quattro busti monumentali: i titolari S. Pietro e S. Paolo e le figure dei papi Marcello II (Marcello Cervini 1539-40) e Innocenzo IX (Giovanni Maria Facchinetti 1560-75 ) che furono Vescovi di Nicastro. Nell’interno della Cattedrale si conservano: il coro ligneo di Mons. N. Cirillo 1692-1704 e di Mons. D. Angeletti 1720-34, i busti in lamina di rame argentata di fattura napoletana dei SS. Pietro e Paolo del tempo di Mons. C.Pellegrini 1798-1818 e il bellissimo pulpito in legno di noce di Mons. Nicola Berlingieri (1825-54), che abbellì la Cattedrale e ornò di marmi gli altari. All’ingresso, a sinistra, in una nicchia sovrastata da un affresco raffigurante la SS. Trinità , restaurato recentemente, si conserva l’antico fonte battesimale. La Cupola del 1935 è opera dell’ingegnere Cuiuli su commissione di Mons. E. Giambro; del vecchio organo monumentale del 1700 (distrutto durante la guerra) è rimasta solo la parte ornamentale sulla cantoria, il nuovo organo del 1960, manufatto della Varesi di Cremona, è stato recentemente restaurato; le vetrate esprimono il mistero cristiano, e i banchi sono del recente passato.I Registri parrocchiali partono dal 1631, anche se alcuni sono andati perduti. Nel territorio della Cattedrale opera la Chiesa di S. Caterina.

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