S. MICHELE ARCANGELO in Platania

PARROCO
D’Apa Sac. Giuseppe

Indirizzo Via Vittorio Veneto, 50 – 88040 Platania
Festività S. Michele, la cui festa si celebra il 29 settembre. L’8 settembre si festeggia la Madonna del Riposo e il 13 dicembre Santa Lucia.
Telefono 0968205391

Descrizione Parrocchia
Platania è un paese situato a circa 11 Km. da Lamezia Terme con 2750 abitanti, la metà  dei quali abitano nelle numerose Frazioni: Campo Chiesa, Pietra, Sambate, Difesa Zito, Mercuri, Panetti, Reyllo, Rindina, Foresta, Fossa don Paolo, Acquavona. Il suo territorio ha un’estensione di kq. 29,99. Secondo lo storico lametino Vincenzo Villella, Platania nasce il 16 giugno 1686, giorno in cui il notaio Ignazio Giovannetti stipulava l’atto con il quale il principe don Aloisio d’Aquino dava il nulla osta per la fondazione del villaggio S. Angelo su un terreno comunale che egli concesse con censo enfiteutico. Dal punto di vista ecclesiastico, poiché Platania era un casale di Nicastro, dipendeva dal Cappellano maggiore della Cattedrale il quale reggeva la chiesa di S. Michele con un Cappellano di sua nomina. Il Vescovo Mons. Nicola Cirillo il 13 settembre 1706 elevò a parrocchia la chiesa di S. Michele e il 25 settembre dello stesso anno nominò come primo parroco di Platania, don Angelo Mancuso di Serrastretta. La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Michele Arcangelo e risale agli ultimi decenni del 1600 primi anni del 1700. Negli anni ottanta è stata ristrutturata la Chiesa rurale dedicata alla Madonna del Riposo e si suppone sia stato il primo luogo di culto dei Platanesi: è ubicata nella zona che varie fonti di storia calabra (cf. G.Valente e l‘Archivio diocesano nonché don Pietro Bonacci) chiamano “Petrania Vecchia”. Inizialmente, la struttura architettonica, mancante di cornicioni, di abside e di altri particolari, era destinata alle soste dei vari viandanti, che dalle zone interne si spostavano verso Nicastro per affari. In un secondo tempo venne destinata al culto. Altra chiesa di Platania è dedicata all’Immacolata, dei primi anni del 1800, da molti anni inagibile. La frequenza alla Messa domenicale supera di poco il 15%, ma va tenuto conto che più della metà  dei parrocchiani abita a notevole distanza dalla chiesa: la popolazione del centro si attesta, infatti, intorno alle 700 unità. La popolazione è occupata soprattutto nell’edilizia, nel pubblico impiego e marginalmente nell’agricoltura. L’artigianato tradizionale (sarti, falegnami, calzolai ecc.), un tempo fiorentissimo, oggi è quasi del tutto scomparso. Le condizioni economiche sono in generale discrete. In paese ci sono la scuola materna, la scuola elementare e la scuola media. La serie dei registri dei Battezzati inizia con l’anno 1704, quella dei Matrimoni con l’anno 1753,quella dei Cresimati con l’anno 1704, quella dei Defunti dal 1789 e arrivano ai nostri giorni, ma, purtroppo, la serie dei Battezzati si interrompe dal 1786 al 1813. La Parrocchia possiede soltanto la casa canonica adiacente alla Chiesa e che ha bisogno di essere ristrutturata. Non possiede locali per le varie attività pastorali. Nella chiesa parrocchiale sono esposte una tela del 1815 che rappresenta S. Francesco e un dipinto ligneo che rappresenta il Cuore di Gesù. La statua di S. Michele.

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