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In primo piano, La Parola del Vescovo, Vita Diocesana

“Posto giusto per collocare grotta Betlemme è nelle due famiglie distrutte dal dolore”

“Credo che il posto più giusto per collocare la grotta di Betlemme sia proprio quel cuore di mamma, siano le due famiglie che sono state colpite da questa tragedia”. Questo uno dei passaggi centrali dell’omelia del Vescovo, monsignor Serafino Parisi, nel corso della messa della notte di Natale presieduta in cattedrale, durante la quale sono state anche ricordate Anna e Maria, le due ragazze di san Pietro a Maida e Curinga che hanno perso la vita in un tragico incidente stradale nella notte tra lunedì e martedì nel corso del quale sono rimasti feriti altri tre ragazzi. “Se collochiamo il Bambino Gesù dentro quella macchina bruciata – ha aggiunto monsignor Parisi -, se lo collochiamo, storicamente, realmente dentro quelle due famiglie distrutte dal dolore, allora lì possiamo sperimentare che cos’è la fede. Se Gesù Cristo non fosse nato anche queste due tragedie avrebbero avuto un’altra lettura. Però la nostra fede in Gesù Cristo nato nella grotta, morto e risorto, dà la possibilità di guardare queste vicende tristi con gli occhi rinnovati della fede e ci fanno dire che nel mondo c’è bisogno di vita, di amore, di pace. Ecco perché la nostra vita, deve essere custodita e curata. Ed ecco perché oggi ad essere portatori di vita, dobbiamo essere esattamente noi”. Da qui l’augurio che “ognuno di noi, contemplando il Bambino nato all’interno della grotta di Betlemme, possa diventare testimone della vita, costruttore di pace, organizzatore di speranza, perché dentro tutte le tracce di oscurità e di morte che ci sono nella storia, per la nostra testimonianza e per il nostro impegno credente, possa brillare una luce. Come spero che una luce possa brillare nelle famiglie della nostra Diocesi colpite da questa tragedia: che il Signore possa illuminare la vita, consolare il dolore e aprire alla speranza loro e anche nostra”. “Come ogni anno – ha affermato il Vescovo – voglio rivolgere a voi un augurio per questa notte di Natale, per questo periodo che apre una nuova dimensione del tempo. Intanto perché il nostro tempo viene abitato dalla eternità di Dio. E questo è un primo dato paradossale: difficile da percepire per noi uomini come la nostra fragilità possa essere visitata e abitata stabilmente dalla potenza dell’onnipotente. Ma si apre anche un’altra dimensione del tempo perché oggi con l’apertura della Porta Santa a Roma è iniziato l’anno Santo per questo prossimo, ormai, 2025. E l’anno Santo, anche in questo caso, esprime un paradosso perché Dio misericordioso viene a dire ad ogni creatura, ad ogni suo figlio che la vita anche in questo caso può essere abitata dalla misericordia e dalla tenerezza del Signore. Quando noi diciamo di celebrare il Natale del Signore Gesù, diciamo esattamente questo: che la storia dell’umanità viene inseminata dalla potenza di Dio e questa storia si apre alla vita nuova”. “Celebrare il Natale – ha aggiunto monsignor Parisi – vuol dire fare spazio nella nostra vita, dare la possibilità alla nostra vita di accogliere il Signore che libera l’uomo dal giogo della schiavitù. Le sbarre che erano sulle spalle sono state definitivamente spezzate. Pensate che immagine: il bastone dell’aguzzino sarà distrutto. Cioè, non ci sarà più un uomo che farà da aguzzino nei confronti degli altri uomini”. Il Vescovo ha poi fatto riferimento al “dramma della guerra che ancora rimane” anche se “con la guerra non vince nessuno ma perdiamo tutti”. Saveria Maria Gigliotti The post “Posto giusto per collocare grotta Betlemme è nelle due famiglie distrutte dal dolore” first appeared on Lamezia Nuova.

Attualità, In primo piano, La Parola del Vescovo

Ragazze morte in incidente stradale; il messaggio del Vescovo

La notizia della tragica morte di Anna e di Maria che ha fatto cadere nello sconforto le loro famiglie e le loro comunità di San Pietro a Maida e di Curinga, ha lasciato attoniti pure tutti noi. In queste ore in cui il mondo intero attende la nascita del Bambino Gesù e l’apertura della Porta Santa che darà l’avvio alle celebrazioni del Giubileo, la Chiesa di Lamezia piange due sue figlie morte prematuramente in un drammatico incidente. A nome mio e della Chiesa lametina, esprimo vicinanza e preghiera alle loro famiglie dilaniate da un dolore immenso che è entrato prepotentemente nelle loro vite. Stanotte celebreremo l’Incarnazione del Figlio di Dio che “si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori (Isaia 53,4)” ed in questa notte il nostro pensiero e le nostre preghiere andranno a loro, ai loro cari, ai loro amici, ai loro affetti, come pure alle famiglie degli altri tre ragazzi rimasti feriti. Siamo certi: il Signore “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate (Apocalisse 21,4)”. Intanto, purtroppo, si continua a morire. La nascita del Salvatore ci dice che la nostra fragilità e la nostra caducità sono abitate dal Figlio di Dio che ha attraversato l’umano soffrire e che, se ancora la morte sembra spavaldamente vincere, la fede ci fa sperimentare – proprio nel baratro del dolore – la presenza e la vicinanza del nostro Redentore. Lo sussurro con tenerezza e convinzione e nel rispetto del grande dolore: la fede può offrirci occhi rinnovati per contemplare con lo sguardo di Dio la triste realtà che, senza umanamente poterla comprendere, a noi si impone e particolarmente oggi ci invita a riflettere sul bene della vita e sul bisogno della sua custodia e della sua cura. +Serafino Parisi, Vescovo The post Ragazze morte in incidente stradale; il messaggio del Vescovo first appeared on Lamezia Nuova.

In primo piano, Vita Diocesana

Forum Dottrina Sociale, Truffelli: “La politica è progetto di futuro”

Un excursus sulle cause della disaffezione e dell’allontanamento dai cittadini dalla politica, crisi “che non è qualcosa di oggi o di ieri ma ci accompagna già dai primi anni dopo l’Unità d’Italia”, ad alcune piste per superarla e arrivare a una partecipazione contraddista da un rinnovato senso di responsabilità e corresponsabilità. Questo, in sintesi, il percorso tracciato da Matteo Truffelli, protagonista dell’appuntamento conclusivo del forum di Dottrina Sociale della Chiesa sulla Pòlis promosso dalla diocesi di Lamezia Terme. Se il disinteresse e, a volte, il disprezzo verso la politica e chi fa politica è un tratto comune a tutte le fasi storiche, per il docente universitario “oggi il distacco si è acutizzato, un distacco che produce astensione dal voto e “volatilità elettorale”, cioè un voto non ideologico ma che valuta e sceglie di volta in volta: questo ci segnala un modo di pensare la politica che ha a che fare con il contingente, non con un’idea o una visione del mondo”. Ne consegue, dunque, “una politica che punta all’immediatezza, di “piccolo cabotaggio”, che punta a occuparsi delle cose più semplici e non a progettare il futuro. Una politica che amplifica la personalizzazione e la fidelizzazione personale,  che usa gli strumenti mediatici non per argomentare ma per alimentare le contrapposizioni”. Una politica – ha proseguito Truffelli – “che non educa i cittadini ai tempi lunghi, alle regole e ai controlli che contraddistinguono la democrazia”. Il docente individua un nodo fondamentale della crisi della partecipazione  nella “concezione dell’uso della politica finalizzata al proprio interesse: ci si interessa della politica solo quando vengono toccati i propri interessi particolari. Ma la politica non è mai particolare, ma sempre generale. E l’interesse generale non è la somma degli interessi particolari; è nella prospettiva dell’interesse generale che vengono accolti anche gli interessi particolari e non viceversa. La politica non è amministrazione di affari correnti, ma è costruzione di un progetto di futuro e l’interesse generale si costruisce in comune”. Da qui le proposte costruttive dell’ex presidente nazionale di Azione Cattolica per “far emergere una politica che abbia questi fini e questi modi coerenti con quelle che sono le caratteristiche della democrazia e politici che abbiano la consapevolezza della politica come servizio. Dico “emergere” perché sono convinto che esistono già tanti politici che si occupano della cosa pubblica con spirito di gratuità e passione per il bene comune. Come cittadini e come comunità cristiana, dobbiamo essere i primi a dire alla politica di occuparsi dell’interesse generale, di unire e non di dividere, di cercare terreni comuni al posto di quelli della divisione e della contrapposizione, di lavorare per formare i credenti a questo tipo di politica”.  E proprio sulla questione della formazione, Truffelli sottolinea l’importanza per la comunità cristiana “di formare le persone al senso della responsabilità e della corresponsabilità lì dove le persone operano, sul territorio.  Si impara a fare politica praticandola, la formazione teorica è importante ma molto più importante è l’impegno sul territorio ispirato ai valori della gratuità e del bene comune. Le persone impegnate in politica non vanno “esiliate” dalla comunità ecclesiale, ma accompagnate e custodite”. “I nostri percorsi formativi – ha concluso il docente – a partire dal catechismo devono formare a una fede incarnata nella storia. Educare i nostri giovani al senso di responsabilità verso l’altro che mi sta accanto, verso il proprio quartiere, verso la comunità”. Ad introdurre il relatore, il vescovo mons. Serafino Parisi che, nel ringraziare i cittadini e gli amministratori di diversi Comuni del comprensorio che hanno partecipato,  ha ribadito lo spirito dell’iniziativa, portata avanti dall’équipe guidata dal vicario episcopale per la pastorale don Leonardo Diaco, che manifesta “il nostro interessarci alla realtà come comunità cristiana alla luce del principio dell’Incarnazione, il nostro esserci nel mondo e nella storia per dare il nostro contributo”. Salvatore D’Elia The post Forum Dottrina Sociale, Truffelli: “La politica è progetto di futuro” first appeared on Lamezia Nuova.

Caritas

Servizio Civile, pubblicato il bando 2024

Il 18 dicembre 2024 il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha emanato il Bando per la selezione di 62.549 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale. Tutti i progetti proposti dalla Caritas Italiana hanno una durata di 12 mesi. La scadenza per le domande da parte dei giovani è indicata al 18 febbraio 2025 alle ore 14.00. Tutte le informazioni tecniche sul Bando sono disponibili sul sito del Servizio Civile. Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo //domandaonline.serviziocivile.it . Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma DOL occorre essere riconosciuto dal sistema. I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede. Per la Domanda On-Line di Servizio civile occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza 2. I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa. I cittadini extra comunitari regolarmente soggiornanti in Italia al momento della presentazione della domanda On-Line devono obbligatoriamente allegare, oltre ad un documento di identità valido, anche il permesso di soggiorno in corso di validità o la richiesta di rilascio/rinnovo dello stesso. CARITAS DIOCESANA LAMEZIA TERMETITOLO DEL PROGETTO: IN CAMMINO CON GLI ULTIMI-CALABRIASEDI DEL PROGETTO: Mensa Diocesana Caritas  – Cod. 204441                                   Centro Interculturale INSIEME – Cod. 182699 Come si accede ai progetti di servizio civile della Caritas Italiana L’accesso e la selezione dei progetti di servizio civile della Caritas Italiana vengono curati dalle Caritas diocesane, secondo le modalità previste dal Sistema di reclutamento e selezione accreditato presso il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale. È opportuno quindi contattare quanto prima la Caritas diocesana di riferimento (elenco e recapiti su questo sito) per avere informazioni aggiuntive sul percorso di accesso e selezione e per conoscere meglio i progetti. In generale, occorre tener conto che, per accrescere la conoscenza reciproca e garantire la massima informazione sui progetti e sull’Ente, il percorso che proponiamo a tutti i candidati è il seguente: un colloquio preliminare (anche prima della scadenza del bando), un piccolo tirocinio presso le sedi di attuazione del progetto, per vedere in concreto cosa si propone (possibilmente prima della scadenza del bando), un corso propedeutico in cui vengono date altre informazioni sulla Caritas e sul progetto e che rappresenta il primo momento di selezione ufficiale (dopo la scadenza del bando). Suggeriamo, quindi, di inoltrare la domanda formale solo dopo aver contattato la Caritas Diocesana (al numero 0968 22450 o recandosi allo sportello del Centro Interculturale “Insieme” i martedì dalle ore 09,00 alle ore 12,30 e i giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00) la quale fornirà tutte le informazioni utili e aiuterà l’aspirante volontario a scegliere il progetto e la sede più adatti, nonché a compilare la domanda. Per i progetti all’estero realizzati dalle Caritas diocesane non è prevista la possibilità di tirocinio. Si consiglia vivamente di contattare la Caritas diocesana per ottenere maggiori informazioni. Caritas Italiana propone direttamente alcuni progetti di servizio civile all’estero (progetti “Caschi bianchi”), per i quali non è prevista la possibilità di tirocinio. Si consiglia vivamente di contattare la Caritas Italiana per ottenere maggiori informazioni, scrivendo a: serviziocivile@caritas.it. The post Servizio Civile, pubblicato il bando 2024 first appeared on Lamezia Nuova.

Attualità, In primo piano, Vita Diocesana

Forum sulla Polis, Matteo Truffelli chiude la serie di incontri

Con la relazione su “L’oblio della rappresentanza politica, come favorire una partecipazione attiva” di Matteo Truffelli, già presidente nazionale di Azione Cattolica e presidente della Fondazione Mazzolari, si concludono domani gli appuntamenti del Forum di Dottrina sociale della Chiesa sulla Polis “Quale visione di città, quali prospettive per il comprensorio lametino?”. L’appuntamento è alle ore 18.30 nell’auditorium del complesso interparrocchiale S. Benedetto. Membro dell’Associazione italiana degli Storici delle dottrine politiche, Laureato con Lode in Filosofia presso l’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel 2001 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Storia dell’Italia Contemporanea” presso l’Università degli Studi Roma Tre, è Professore ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Parma. s.m.g. The post Forum sulla Polis, Matteo Truffelli chiude la serie di incontri first appeared on Lamezia Nuova.

In primo piano, Vita Diocesana

“Parole per la Vita”, i giovani incontrano il dottore Nisticò

“Fisico o corpo?”. Queste le “Parole per la vita” del terzo incontro con i giovani (dei sette previsti) che si terrà domani (giovedì 19 dicembre) alle 18.30 nell’ex seminario vescovile con la testimonianza del dottor Massimo Felice Nisticò. Questi appuntamenti aperti a tutti, anche a giovani non credenti e in ricerca, organizzati dalla Pastorale Giovanile della Diocesi, e fortemente voluti dal Vescovo, monsignor Serafino Parisi, nascono dall’esigenza di “iniziare a dialogare e a ragionare con i giovani su temi fondamentali” partendo da alcune “parole che hanno peso” che, nel corso del primo incontro, sono state proprio indicate dai ragazzi presenti. Un’iniziativa, quindi, che come sottolineato da monsignor Parisi nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative dell’Anno Pastorale, “conferma la nostra attenzione, come Chiesa diocesana, al mondo giovanile e risponde a una precisa sollecitazione, venuta da alcuni giovani della nostra Diocesi, ad affrontare insieme a loro determinati temi”. s.m.g. The post “Parole per la Vita”, i giovani incontrano il dottore Nisticò first appeared on Lamezia Nuova.

Caritas

Il ritiro di Avvento della Caritas

La Casa di spiritualità Bethel Tabor ha ospitato il ritiro d’Avvento “Pellegrini di speranza” organizzato per operatori e volontari Caritas in preparazione al Natale. Un momento di preghiera e riflessione, guidato da un clima di spiritualità e condivisione, che ha visto la partecipazione di numerosi volontari delle Caritas parrocchiali e diocesana, offrendo un’occasione di ascolto reciproco e discernimento sulle sfide del territorio. Ad aprire i lavori è stato don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana, che ha introdotto i partecipanti al cammino spirituale della giornata. Successivamente, don Giuseppe Montano, vicario episcopale per il servizio della Carità e per gli Affari Economici, ha guidato il momento di preghiera, spezzando la Parola attraverso l’ascolto di un Salmo e del Vangelo, seguiti da alcune domande di riflessione personale. Questo momento ha permesso ai partecipanti di soffermarsi sulla propria esperienza interiore e sul proprio impegno nell’ambito del volontariato. Dopo la riflessione individuale, i partecipanti si sono riuniti in plenaria per condividere esperienze e bisogni emergenti dal territorio. Questo scambio ha rappresentato un importante momento di ascolto e di condivisione, rafforzando i legami e il lavoro di rete tra operatori e volontari e permettendo di cogliere nuove prospettive e sfide nella missione quotidiana di Caritas. La giornata si è conclusa con i saluti di don Giacomo Panizza, vice direttore della Caritas diocesana, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della vicinanza nella missione della condivisione. A seguire, un momento di convivialità fraterna ha permesso agli operatori e volontari di scambiarsi auguri e di rafforzare lo spirito di fraternità e solidarietà tipici della stagione natalizia. “Pellegrini di Speranza” è stato, dunque, non solo un ritiro di preghiera, ma anche un’occasione per rilanciare l’impegno, rinnovare le motivazioni e rafforzare la rete di fraternità e sostegno reciproco tra tutti coloro che ogni giorno si prendono cura degli altri. Elvira Pelle, operatrice Caritas The post Il ritiro di Avvento della Caritas first appeared on Lamezia Nuova.

Giubileo 2025, In primo piano, Mons. Vittorio Moietta, Vita Diocesana

Causa Beatificazione Mons. Moietta; aperti i Plichi al Dicastero delle cause dei Santi

Altro momento importante nel cammino della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Mons. Vittorio Moietta. Stamani, infatti, presso il Dicastero delle Cause dei Santi, alla presenza degli Officiali Federico Favero ed Eliana Versace, il Postulatore, don Marco Mastroianni, ha partecipato all’apertura ufficiale dei quattro plichi contenenti la documentazione raccolta nel corso dell’Inchiesta sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio, che, sigillati durante la Sessione di chiusura, erano stati consegnati al Dicastero ad ottobre scorso dallo stesso Postulatore. Ora si attende lo studio dei documenti da parte del Dicastero per ottenere il Decreto che dichiarerà la validità giuridica dell’Inchiesta. Saveria Maria Gigliotti The post Causa Beatificazione Mons. Moietta; aperti i Plichi al Dicastero delle cause dei Santi first appeared on Lamezia Nuova.

In primo piano, La Parola del Vescovo, Vita Diocesana

“Quello che ci dice l’Immacolata Concezione è che Dio continua a credere nelle sue creature”

“Quello che ci dice l’Immacolata Concezione è che Dio continua a credere nelle sue creature”. Così il Vescovo, monsignor Serafino Parisi, nel concludere l’omelia della Santa Messa da lui presieduta in Cattedrale nella ricorrenza della festa dell’Immacolata Concezione. Dio, ha aggiunto il Vescovo, “poteva salvare l’umanità in tanti modi. Invece no. Chiede a Maria di Nazareth, – certamente dall’inizio preservata per grazia dal peccato originale – una creatura, rappresentante di tutta l’umanità, di dire che Dio crede ancora nell’umanità, nelle sue creature ed è attraverso di loro che mettendo, accogliendo l’amore originario di Dio Padre, l’uomo ancora può non dirsi barbaro, nemico, può rivale”. Non perché non ci siano ma, “dato che Dio crede ancora nell’umanità, l’uomo per il progetto di Dio può dirsi ancora figlio e fratello. Per questo Maria è madre, perché abbiamo la possibilità, come creature, di riconoscerci, figli e fratelli”.   Facendo riferimento alla seconda lettura tratta dalla lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini, monsignor Parisi, ha sottolineato che “nel testo di Paolo ci è detto qual è il motivo per il quale il Signore non può che pensare il bene per le sue creature: noi siamo dentro un pensiero divino, un modo di essere di Dio, che è un pensiero che nasce, trova consistenza e termina nel suo amore. Quindi, l’atto costitutivo della creatura viene dall’amore di Dio e la volontà di Dio non può essere distaccata da questo suo moto di amore sovrabbondante dal quale vengono creati la terra, il cielo, il mare, tutta l’umanità. Paolo questo lo spiega molto bene e dice che noi siamo stati fatti secondo il progetto di Dio che altro non è che il disegno d’amore della sua volontà. Noi siamo dentro questo disegno di amore. E, allora – ha chiesto il Vescovo – , come si colloca, ancora una volta, la libertà dell’uomo? Che cosa vuole realizzare Dio per le sue creature? Qui ci viene in aiuto la prima lettura che abbiamo ascoltato questa sera tratta dal libro della Genesi” dove il limite che il Signore pone non si trova al di là della libertà ma si trova dentro di essa ed è fondamentale per la stessa libertà che “deve essere percorsa, attuata, vissuta nella consapevolezza che noi siamo costitutivamente limitati, fragili e la filitudine è dentro la nostra vita ed è per il bene della nostra esistenza”. Al termine della Santa Messa, il Vescovo, approfittando di un momento di tregua della pioggia, ha omaggiato la “Madonnina” in una cerimonia informale. Il tradizionale omaggio floreale al quale presenziano anche i Vigili del fuoco, infatti, era stato annullato a causa del maltempo. Saveria Maria Gigliotti The post “Quello che ci dice l’Immacolata Concezione è che Dio continua a credere nelle sue creature” first appeared on Lamezia Nuova.

In primo piano, La Parola del Vescovo, Vita Diocesana

Inaugurato defibrillatore chiesa del Rosario in Accaria di Serrastretta

Con un’aria già immersa nelle feste natalizie che la Chiesa, pellegrina sulla Terra, si appresta a vivere con animo gioioso e riconoscente, l’inaugurazione e la benedizione del defibrillatore pubblico che, da qui a poco, sarà installato nella piazza antistante la Chiesa del Rosario, ad Accaria, nel comune di Serrastretta, appaiono gesti particolarmente significativi. Questi richiamano il cuore di ciascuno all’importanza del ricordo di quanti soffrono nel corpo e nello spirito e sollecitano le menti e l’animo a mettersi a servizio di coloro che hanno bisogno di un pronto intervento d’aiuto, in caso di necessità stringente. Sono state proprio queste le linee guida dell’incontro che si è svolto presso il Santuario “San Giovanni Paolo II”, nel comune di Feroleto Antico. Nell’ambito della presentazione del libro “Ci ho messo il cuore”, monsignor Serafino Parisi, insieme alla comunità tutta della parrocchia “S. Maria Immacolata”, ha ringraziato l’autore Antonio Gigliotti, non solo per la condivisione dei suoi pensieri e delle sue esperienze all’interno del suo lavoro, ma anche e soprattutto per il generoso dono di cui si è reso benefattore. Il Vescovo, nel ricordare l’episodio che costituisce l’incipit del libro, ha concluso il suo primo intervento evidenziando che “c’è sempre un’altra tappa da raggiungere, un’altra asticella da superare. Questo è il grande gioco della vita per coloro che si mettono a servizio degli altri. La maratona non è mai, così come la vita, una sfida per vedere fino a che punto io ce la possa fare. La vita, così come una maratona, è un’occasione per ribadire che, con l’impegno, e nella consapevolezza della fragilità e del limite, le cose si possono guardare anche dall’altra parte del traguardo. E questo è la cosa più bella. Il secondo insegnamento, che quest’iniziativa ci consegna, è che più guardiamo i nostri limiti più cresciamo e andiamo avanti.” L’incontro è proseguito con la testimonianza di vita dell’autore Antonio Gigliotti, il quale ha ribadito ulteriormente, arricchendo le sue parole con il racconto degli episodi salienti della sua esperienza, narrati altresì nel libro, l’importanza di dare voce alla fragilità, nonché di comprendere sino in fondo che ne siamo tutti accomunati. Alla luce della caducità della nostra vita terrena, diviene necessario, come da lui sottolineato, essere grati nei confronti di tutte le azioni quotidiane, apparentemente banali, ma che in realtà costituiscono un tesoro prezioso e inestimabile. L’importanza di uno strumento come quello del defibrillatore pubblico, benedetto alla fine della serata, si spiega, da un punto di vista clinico, anche a partire dalle statistiche che suggeriscono, come efficacemente ricordato da Alfredo Latelli, istruttore del corso Blsd (supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce), che un gran numero di italiani, ogni anno, perde la vita a causa di arresto cardiaco improvviso. La preparazione e la prontezza d’animo della cittadinanza, avvalendosi di strumenti capillarmente diffusi sul territorio, potrebbero rappresentare una vera ancora di salvezza per quanti soffrono. Da qui la necessità di istruirci all’uso di tali dispositivi, affatto complesso, viste le moderne tecnologie, per far in modo che essi possano avere significato e possano espletare il loro compito. La professione medica è di certo assai nobile, ma lo è altrettanto, come ha ricordato monsignor Parisi in chiusura, la fortezza di spirito che ci rende responsabili della vita del prossimo e custodi della preziosità della loro esistenza. Ecco che il Natale acquista il suo vero significato, quando esso si rende occasione di riflessione più attenta a bisogni concreti di un’umanità che soffre e geme, ma che dalla sofferenza trae l’impulso di luce e di vita per risalire dalle tenebre. Il dono del defibrillatore pubblico, di cui Latelli ha esplicato l’utilità e la modalità d’uso, con una piccola dimostrazione pratica su di un manichino, è stato accolto con entusiasmo dal parroco della Parrocchia “S. Maria Immacolata”, don Francesco Benvenuto, che non ha mancato di mostrarsi riconoscente nei confronti di quanti hanno reso e renderanno possibile un tale arricchimento della nostra comunità. Gesto, questo, che potrà fungere da monito, affinché si prosegua in tal direzione anche in altri luoghi del comprensorio lametino. Mariagrazia Fragale The post Inaugurato defibrillatore chiesa del Rosario in Accaria di Serrastretta first appeared on Lamezia Nuova.

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