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Al via gli incontri del Forum sulla Polis

  Con la relazione su “Le trasformazioni della politica in Italia dagli anni ’90 ad oggi. Provocati dalla crisi e dalle sfide” di Luca Diotallevi, professore ordinario di Sociologia all’Università di Roma Tre, prende il via il forum di Dottrina Sociale della Chiesa sulla Polis “Quale visione di città, quali prospettive per il comprensorio lametino?”. L’incontro, che si terrà domani nell’auditorium del complesso interparrocchiale San Benedetto con inizio alle ore 18.30, infatti, è il primo dei tre incontri previsti. “Proseguendo l’azione di dialogo già avviata con il mondo delle categorie professionali e del mondo del lavoro – aveva detto il Vescovo nel corso della conferenza stampa di presentazione delle attività dell’anno pastorale – vogliamo coinvolgere tutte le realtà del mondo della cultura, della società e della politica per riflettere sui temi del magistero sociale della Chiesa coinvolgendo anche coloro che intendano impegnarsi nel sociale e nel più ampio contesto culturale. Per questo, sono invitati agli incontri tutti coloro che già sono amministratori nel nostro territorio diocesano e quelli che eventualmente aspirano a diventarlo, per essere consapevoli di quale servizio siamo chiamati a dare nella storia come credenti e che tipo di servizio ci aspettiamo”. Un progetto, questo che, come detto da don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la Pastorale, è “orientato ad intra e ad extra partendo dal bisogno di avere laici adulti e maturi, che abbiano competenza, coerenza e professionalità. Infatti, da un lato, vogliamo raccogliere la sfida formativa di orientare, da credenti, le cose temporali assumendoci le nostre responsabilità. Dall’altro vogliamo incoraggiare chi già si occupa della cosa pubblica e mettersi in dialogo con chi si impegna per il bene comune, a partire dal nostro sguardo sulla città e sull’intero comprensorio”. Saveria Maria Gigliotti The post Al via gli incontri del Forum sulla Polis first appeared on Lamezia Nuova.

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“Chiesa Lamezia accanto a chi ha subito danni per il maltempo”

In questo difficile momento che sta attraversando il nostro territorio flagellato dal maltempo, la Chiesa di Lamezia Terme è vicina alle persone che hanno subito danni dovuti alle forti piogge. Nell’esprimere vicinanza a tutti, così come ho avuto modo di dire sia al sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà, al quale ho chiamato appena appresa la notizia sulla problematica situazione che sta vivendo il suo comune rimasto isolato, che al commissario prefettizio di Maida, il vice prefetto Costanza Pino, come Chiesa lametina assicuriamo le nostre preghiere ed il nostro aiuto per i territori interessati da questa inaspettata situazione. Mi sono messo in contatto con i parroci delle zone colpite dalle forti piogge (San Pietro a Maida, Maida, Curinga, Acconia, Jacurso, S. Pietro Lametino, Cortale, Lamezia Terme) per sincerarmi della situazione e per sollecitare le Caritas parrocchiali a mettere a disposizione quanto necessario per poter aiutare chi ne avesse necessità a far fronte al difficile momento che, fortunatamente, non ha registrato tragici risvolti. Le immagini che stiamo vedendo in queste ore non possono lasciarci indifferenti, non solo perché ci raccontano difficoltà di famiglie colpite dal maltempo che in pochi minuti si sono trovate a dover affrontare una tale emergenza, ma anche perché ci fanno pensare al futuro di queste zone: i campi coltivati sommersi dall’acqua così come l’area industriale di Lamezia, dove insistono aziende attive ed operose che in questi due anni di episcopato ho imparato a conoscere ed apprezzare, il centro commerciale allagato, devono indurci a riflettere anche sull’emergenza occupazionale, che speriamo sia scongiurata, che tali eventi potrebbero implicare. A tutti giunga la vicinanza mia e della Chiesa Lametina insieme alla gratitudine nei confronti di rappresentanti istituzionali, volontari, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, Anas, associazioni che da stanotte stanno operando per aiutare chi è in difficoltà e far sì che la situazione giunga quanto prima alla normalità. Momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, devono farci comprendere sempre più il senso di comunità e, per noi credenti, di Chiesa pronta a porgere la mano a chi è in difficoltà, non perdendo di vista che, come ci ricorda papa Francesco nella “Laudato sì”, l’ambiente che ci circonda è un dono di Dio, “eredità comune”, rispetto al quale abbiamo una “tremenda responsabilità” perché “è un dono collettivo, patrimonio di tutta l’umanità” che noi abbiamo il compito di custodire. + Serafino Parisi, vescovo The post “Chiesa Lamezia accanto a chi ha subito danni per il maltempo” first appeared on Lamezia Nuova.

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Saute mentale e solitudine, temi molto cari alla Chiesa

Introdotta nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, anche quest’anno il 10 ottobre è stata celebrata la Giornata Mondiale per la Salute Mentale. Questo argomento è molto caro anche alla Chiesa Cattolica Italiana, tanto che nel mese di marzo di quest’anno si è svolta la settima edizione di “La Chiesa Italiana e la salute mentale”, organizzato presso il palazzo della Cancelleria a Roma. L’ultimo tema affrontato è stato quello delle Grandi Solitudini. Vorrei brevemente soffermarmi su questo aspetto: la solitudine. Una persona sola può diventare una patologia o un problema? Spesso associata a mancanza di empatia, sociopatia o disturbi come la sindrome di hikikomori, il disturbo schizoide o altri problemi legati alla costruzione di relazioni la solitudine sta diventando un vero e proprio dramma sociale. Un autentico peso. E si sa, le persone sono stanche di portare i pesi degli altri. Sono già abbastanza occupate dai propri guai. Aprendo l’agenda, dalle 7 del mattino alle 23 abbiamo in programma diversi incontri con guai e problemi. Non possiamo farci carico di ulteriori problemi. Cosi facendo il solo, che è simile a un tavolo a quattro gambe il quale ne ha perso una, non trova mai l’artigiano che lo aiuta a recuperare l’equilibrio. A tutto questo naturalmente affianchiamo giustificazioni validissime, che vanno dal non essere un terapeuta a un non sentircela a gestire determinate situazioni. Tutte queste sono ragioni difficilmente smentibili. Del resto, io, Francesco, 40 anni, non sono “uno bravo” e tu che ti fai prossimo a me, per le tue difficoltà… meriti “uno bravo”, anzi, il migliore! Peccato…c’è un piccolo problema, che fa cadere come un castello di carte con un tornato queste nostre difese. Dinanzi a noi, non abbiamo una patologia, che richiede scienza per essere curata, bensì una persona. Abbiamo un umano che ci domanda il più delle volte semplice prossimità. E per garantire la prossimità, una mano tesa, non abbiamo certo bisogni di particolari skill e competence… Torniamo umani e se non l’abbiamo ancora fatto accarezziamo e lasciamoci accarezzare nei nostri punti deboli. Solo così torneremo a rinascere.   Don Francesco FarinaDirettore Diocesano Ufficio di Pastorale della Salute The post Saute mentale e solitudine, temi molto cari alla Chiesa first appeared on Lamezia Nuova.

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