Chiesa

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Chiesa, In primo piano, La Parola del Vescovo, Mons. Vittorio Moietta, Vita Diocesana

Cattedrale SS. Pietro e Paolo, Basilica Madonna della Quercia e Santuario Madonna di Dipodi chiese Giubilari

  Il 29 dicembre prossimo, insieme a tutte le Chiese particolari, anche nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo in Lamezia Terme, sarà celebrata l’Eucaristia come solenne momento di apertura dell’Anno Giubilare in Diocesi. Questo quanto stabilito con un decreto dal Vescovo, monsignor Serafino Parisi, che, nel sottolineare che “con la Bolla Spes non confundit, del 4 maggio 2024, il Santo Padre Francesco ha indetto il Giubileo Ordinario per l’Anno del Signore 2025” che inizierà il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa nella papale Basilica di San Pietro in Vaticano e si concluderà il 28 dicembre 2025, ha anche deciso che, insieme alla Cattedrale, “Chiesa Madre di tutte le chiese e dei fedeli della Diocesi di Lamezia Terme”, secondo le indicazioni del Santo Padre, siano da considerarsi “luoghi giubilari” anche i Santuari mariani: la Basilica Santuario della Madonna della Quercia in Conflenti; il Santuario della Madonna di Dipodi in Feroleto Antico “Particolare dono di grazia anche nell’Anno Santo 2025 – scrive nel decreto monsignor Parisi – sarà la possibilità di ottenere l’Indulgenza plenaria, espressione della misericordia di Dio che raggiunge il peccatore perdonato e lo libera dalle conseguenze del suo peccato. Pertanto, durante il Giubileo, ai fedeli che compiranno pie visite nelle suddette Chiese sarà possibile ottenere pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Romano Pontefice) e secondo le specifiche indicazioni della Penitenzieria Apostolica che consente di conseguire l’Indulgenza Giubilare a quanti “individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio”. Il Vescovo, infine, invita “tutti a far sì che, in modo particolare nella Chiesa Cattedrale ove riposano le sue spoglie, i momenti giubilari possano diventare occasione propizia per approfondire la conoscenza della figura del Servo di Dio Vittorio Moietta e specialmente del messaggio di fede, speranza e carità che la sua testimonianza ci ha lasciato”.   Saveria Maria Gigliotti   Decreto Chiese Giubilari The post Cattedrale SS. Pietro e Paolo, Basilica Madonna della Quercia e Santuario Madonna di Dipodi chiese Giubilari first appeared on Lamezia Nuova.

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Saute mentale e solitudine, temi molto cari alla Chiesa

Introdotta nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, anche quest’anno il 10 ottobre è stata celebrata la Giornata Mondiale per la Salute Mentale. Questo argomento è molto caro anche alla Chiesa Cattolica Italiana, tanto che nel mese di marzo di quest’anno si è svolta la settima edizione di “La Chiesa Italiana e la salute mentale”, organizzato presso il palazzo della Cancelleria a Roma. L’ultimo tema affrontato è stato quello delle Grandi Solitudini. Vorrei brevemente soffermarmi su questo aspetto: la solitudine. Una persona sola può diventare una patologia o un problema? Spesso associata a mancanza di empatia, sociopatia o disturbi come la sindrome di hikikomori, il disturbo schizoide o altri problemi legati alla costruzione di relazioni la solitudine sta diventando un vero e proprio dramma sociale. Un autentico peso. E si sa, le persone sono stanche di portare i pesi degli altri. Sono già abbastanza occupate dai propri guai. Aprendo l’agenda, dalle 7 del mattino alle 23 abbiamo in programma diversi incontri con guai e problemi. Non possiamo farci carico di ulteriori problemi. Cosi facendo il solo, che è simile a un tavolo a quattro gambe il quale ne ha perso una, non trova mai l’artigiano che lo aiuta a recuperare l’equilibrio. A tutto questo naturalmente affianchiamo giustificazioni validissime, che vanno dal non essere un terapeuta a un non sentircela a gestire determinate situazioni. Tutte queste sono ragioni difficilmente smentibili. Del resto, io, Francesco, 40 anni, non sono “uno bravo” e tu che ti fai prossimo a me, per le tue difficoltà… meriti “uno bravo”, anzi, il migliore! Peccato…c’è un piccolo problema, che fa cadere come un castello di carte con un tornato queste nostre difese. Dinanzi a noi, non abbiamo una patologia, che richiede scienza per essere curata, bensì una persona. Abbiamo un umano che ci domanda il più delle volte semplice prossimità. E per garantire la prossimità, una mano tesa, non abbiamo certo bisogni di particolari skill e competence… Torniamo umani e se non l’abbiamo ancora fatto accarezziamo e lasciamoci accarezzare nei nostri punti deboli. Solo così torneremo a rinascere.   Don Francesco FarinaDirettore Diocesano Ufficio di Pastorale della Salute The post Saute mentale e solitudine, temi molto cari alla Chiesa first appeared on Lamezia Nuova.

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Il vescovo Parisi è il nuovo moderatore dell’Istituto Teologico Calabro

Nel Seminario Vescovile di San Marco Argentano mercoledì 11 settembre, alle ore 10:00 si è svolta la prima sessione ordinaria della Conferenza Episcopale Calabra per il nuovo anno pastorale 2024/25. Erano presenti i vescovi ordinari, eccetto S.E. Mons. Checchinato e S.E. Mons. Oliverio, assenti giustificati. Erano presenti altresì gli Emeriti S. E: Mons. Renzo, S.E. Mons. Milito e S.E. Mons. Bonanno. I vescovi hanno espresso il loro rammarico per la partenza di S.E. Mons. Angelo Raffaele Panzetta, eletto come arcivescovo coadiutore della sede metropolitana di Lecce, ma hanno accolto anche con gioia questa sua nomina, gli hanno assicurato la loro preghiera e i loro auguri vivissimi per il nuovo servizio pastorale. Contestualmente, essi hanno eletto come suo successore in quanto Moderatore dell’Istituto Teologico Calabro S.E. Mons. Serafino Parisi. I vescovi hanno riflettuto su diversi temi riguardanti le Chiese di Calabria, afferenti al grande tema dell’educazione: del processo ormai quasi portato a compimento del nuovo Istituto Teologico Calabro intitolato a S. Francesco da Paola, del nuovo Seminario e del progetto formativo; si è parlato della formazione dei Seminaristi alla missione in previsione del Convegno Nazionale dei Seminaristi che si svolgerà a Reggio Calabria dal prossimo 26 febbraio al 1 marzo; della cura dei presbiteri e delle coppie in crisi, anche alla luce di Amoris Laetitia; del problema dell’usura, sempre più preoccupante nella nostra Regione e della eventuale istituzione di un coordinamento regionale delle Fondazioni Antiusura. Particolare attenzione si è data al tema della tutela dei minori, approvando il programma regionale di formazione del nuovo anno per tutti i membri della Comunità ecclesiale Si è convenuto, inoltre, sull’importanza di dare risposte comuni e condivise su varie tematiche pastorali, valorizzando anche l’apporto delle Commissioni regionali: si è iniziato con la Caritas, procedendo fra l’altro alla designazione del nuovo Direttore/Segretario della Commissione nella persona di don Mario Marino, della diocesi di Cassano all’Jonio. The post Il vescovo Parisi è il nuovo moderatore dell’Istituto Teologico Calabro first appeared on Lamezia Nuova.

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Una Chiesa che lotta per i più deboli non può tacere di fronte ai rischi dell’Autonomia Differenziata

Il bilancio di due anni di attività pastorale di monsignor Serafino Parisi intervistato da Giuseppe Smorto per il “Quotidiano del Sud”. È una Chiesa che si batte per i poveri e i più deboli e che china la testa solo dinanzi al suo Signore e non a chi vorrebbe prenderne il posto – seppure in terra – quella che viene fuori dalla conversazione tra monsignor Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme, e Giuseppe Smorto, già direttore di Repubblica.it, pubblicata sul numero odierno (27 luglio 2024, p. 6) del “Quotidiano del Sud”. L’intervista traccia anche un bilancio di due anni di attività pastorale (l’ingresso in Diocesi di monsignor Parisi è avvenuto il 9 luglio del 2022). Al netto dell’amarezza per qualche incomprensione e qualche “dispetto digitale”, emerge un impegno che caratterizza tutta la Chiesa calabrese ma che qui a Lamezia Terme, città che è il baricentro della regione nel bene e nel male, ha un significato sicuramente peculiare: “La Chiesa calabrese ha un altro volto – dice a Smorto monsignor Parisi – possiamo dire che è stata ricostruita, è un punto di riferimento fortissimo, un calmiere sociale. Diamo sostegno ai diseredati, li strappiamo alla delinquenza (…). Anche questo è welfare sociale”. E, a proposito di welfare, monsignor Parisi racconta al giornalista le iniziative intraprese dalla Diocesi come l’ambulatorio solidale, aperto grazie al lavoro di un’associazione di volontari presso la Cittadella della Carità che ha erogato in sedici mesi oltre quattromila visite, consentendo ad alcune persone di poter essere visitate per la prima volta da uno specialista. E, ancora, una lavanderia, una mensa, un centro diurno, un dormitorio, tutti servizi erogati in forma gratuita. Oltre ad una riflessione proattiva per individuare e intervenire sulle cause della povertà, che nel suo nucleo si mostra pure come povertà culturale. La Chiesa aiuta a coprire così un fabbisogno che lo Stato non riesce a soddisfare se non per un terzo degli aventi diritto. Monsignor Parisi è consapevole che questo impegno, seppur lodevole, non è sufficiente ma è altrettanto consapevole del fatto che “potrebbe andare anche peggio”. Con i tagli brutali delle prestazioni che verranno fuori nel prossimo futuro rischiano di farne le spese “anche i bambini portatori di handicap, le categorie più deboli, svantaggiati due volte”. Ecco perché – ed è questo il punto nodale della conversazione – tanta “sana indignazione” da parte dei vescovi verso una riforma che non potrà che essere iniqua per le regioni meridionali come quella dell’autonomia differenziata. “Il Sud – dice monsignor Parisi – diventerà una zavorra e trascinerà giù tutto il Paese”. In questa situazione il tanto annunciato Ponte finisce per apparire come un paio di “occhiali d’oro” messi sul naso di un ipovedente. Di fronte a un disastro sociale già annunciato la Chiesa non può e non deve rimanere in silenzio ecco perché, ricorda il Vescovo, “abbiamo organizzato delle sedute pubbliche di incontro e dibattito, coinvolto la Consulta dei Laici, i capi scout e altre associazioni, anche laiche. Abbiamo chiamato il professore Marcello dall’UniCal, cercato le ragioni del sì e quelle del no”. Ed ecco perché tanto attivismo ha finito per dare fastidio ma – come conclude efficacemente l’intervista – “non siamo stati zitti. Anche i vescovi nel loro piccolo alzano la voce”. The post Una Chiesa che lotta per i più deboli non può tacere di fronte ai rischi dell’Autonomia Differenziata first appeared on Lamezia Nuova.

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