La Parola del Vescovo

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Cattedrale SS. Pietro e Paolo, Basilica Madonna della Quercia e Santuario Madonna di Dipodi chiese Giubilari

  Il 29 dicembre prossimo, insieme a tutte le Chiese particolari, anche nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo in Lamezia Terme, sarà celebrata l’Eucaristia come solenne momento di apertura dell’Anno Giubilare in Diocesi. Questo quanto stabilito con un decreto dal Vescovo, monsignor Serafino Parisi, che, nel sottolineare che “con la Bolla Spes non confundit, del 4 maggio 2024, il Santo Padre Francesco ha indetto il Giubileo Ordinario per l’Anno del Signore 2025” che inizierà il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa nella papale Basilica di San Pietro in Vaticano e si concluderà il 28 dicembre 2025, ha anche deciso che, insieme alla Cattedrale, “Chiesa Madre di tutte le chiese e dei fedeli della Diocesi di Lamezia Terme”, secondo le indicazioni del Santo Padre, siano da considerarsi “luoghi giubilari” anche i Santuari mariani: la Basilica Santuario della Madonna della Quercia in Conflenti; il Santuario della Madonna di Dipodi in Feroleto Antico “Particolare dono di grazia anche nell’Anno Santo 2025 – scrive nel decreto monsignor Parisi – sarà la possibilità di ottenere l’Indulgenza plenaria, espressione della misericordia di Dio che raggiunge il peccatore perdonato e lo libera dalle conseguenze del suo peccato. Pertanto, durante il Giubileo, ai fedeli che compiranno pie visite nelle suddette Chiese sarà possibile ottenere pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Romano Pontefice) e secondo le specifiche indicazioni della Penitenzieria Apostolica che consente di conseguire l’Indulgenza Giubilare a quanti “individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio”. Il Vescovo, infine, invita “tutti a far sì che, in modo particolare nella Chiesa Cattedrale ove riposano le sue spoglie, i momenti giubilari possano diventare occasione propizia per approfondire la conoscenza della figura del Servo di Dio Vittorio Moietta e specialmente del messaggio di fede, speranza e carità che la sua testimonianza ci ha lasciato”.   Saveria Maria Gigliotti   Decreto Chiese Giubilari The post Cattedrale SS. Pietro e Paolo, Basilica Madonna della Quercia e Santuario Madonna di Dipodi chiese Giubilari first appeared on Lamezia Nuova.

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Chisonga e Gigliotti saranno ordinati Diaconi nella chiesa di San Giovanni Calabria

Domani sera alle 18.00 nella chiesa di San Giovanni Calabria il Vescovo, Mons. Serafino Parisi, ordinerà due nuovi diaconi, i primi del suo episcopato. Si tratta del diacono permanente Ugo Gigliotti della parrocchia Santa Maria Maggiore in Feroleto Antico e del diacono Fr. Venâncio Chisonga appartenente alla Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza che, fondata da san Giovanni Calabria e riconosciuta ufficialmente nel 1932, è composta oggi da circa 300 Fratelli consacrati e Sacerdoti. A questa Congregazione, a Lamezia, è stata affidata proprio la parrocchia di San Giovanni Calabria dove avverrà la celebrazione con il rito di ordinazione. Il servizio dei diaconi nella Chiesa è documentato fin dai tempi apostolici. Una consolidata tradizione, attestata già da sant’Ireneo e confluita nella liturgia di ordinazione, ha visto l’inizio del diaconato nell’evento dell’istituzione dei “sette”, di cui parlano gli Atti degli Apostoli. Nel grado iniziale della sacra gerarchia stanno quindi i diaconi, il cui ministero è stato sempre tenuto in grande onore nella Chiesa. San Paolo li saluta assieme ai vescovi nell’esordio della Lettera ai Filippesi e nella Prima Lettera a Timoteo recensisce le qualità e le virtù di cui devono essere ornati per compiere degnamente il loro ministero. Il diaconato permanente, poi, costituisce un importante arricchimento per la missione della Chiesa. Poiché i munera che competono ai diaconi sono necessari alla vita della Chiesa, è conveniente e utile che, soprattutto nei territori di missione, gli uomini che nella Chiesa sono chiamati ad un ministero veramente diaconale, sia nella vita liturgica e pastorale, sia nelle opere sociali e caritative “siano fortificati per mezzo dell’imposizione delle mani, trasmessa dal tempo degli Apostoli, e siano più strettamente uniti all’altare, per poter esplicare più fruttuosamente il loro ministero con l’aiuto della grazia sacramentale del diaconato”. “La via maestra da percorrere – ha detto papa Francesco nel corso di un incontro con i diaconi permanenti – è quella indicata dal Concilio Vaticano II, che ha inteso il diaconato come ‘grado proprio e permanente della gerarchia’”.   Saveria Maria Gigliotti The post Chisonga e Gigliotti saranno ordinati Diaconi nella chiesa di San Giovanni Calabria first appeared on Lamezia Nuova.

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Comunicazione nomine dalla Cancelleria Vescovile

La Cancelleria Vescovile comunica che Sua Eccellenza Mons. Serafino Parisi ha provveduto alle seguenti nomine:   In data 18 settembre 2024 il Rev.do Sac. Michal Ignacy Siler, Amministratore parrocchiale della Parrocchia “San Tommaso D’Aquino” in San Mango D’Aquino; il Rev.do Sac. Pasquale Di Cello, Assistente Ecclesiastico “Zona Reventino” – AGESCI; il Rev.do Sac. Giuseppe Gigliotti, Assistente Diocesano Settore Giovani AC;   In data 9 ottobre 2024 il Rev.do Sac. Marco Mastroianni, Postulatore nella Fase Romana della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Vittorio Moietta, vescovo;   In data 14 ottobre 2024 il Rev.do Sac. Antonio Agostino Astorino, Amministratore nella Fase Romana della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Vittorio Moietta, vescovo;   In data 12 ottobre 2024 il Rev.do Sac. Alessandro Baglio, Vicario parrocchiale presso la Parrocchia “Santa Maria Maggiore” in Lamezia Terme;   In data 28 ottobre 2024 il Rev.do Sac. Sergio Gigliotti, Legale Rappresentante della Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” in Martirano Lombardo; il Rev.do Sac. Antonio Peppino Stranges, Legale Rappresentante della Parrocchia “San Tommaso D’Aquino” in San Mango D’Aquino;   In data 9 novembre 2024 il Rev.do Sac. Pasquale De Fazio, Amministratore parrocchiale della Parrocchia “San Teodoro” in Lamezia Terme, a decorrere dal 1⁰ dicembre 2024;   In data 12 novembre 2024 il Rev.do Sac. Christian Mion, Vicario parrocchiale della Parrocchia “San Domenico” in Lamezia Terme, a partire dal 15 dicembre 2024; il Rev. P. Alessandro Salvaggio, omvd, Amministratore parrocchiale della Parrocchia “San Bernardo e Beata Vergine del Carmine” in Decollatura, a partire dal 15 dicembre 2024.   Si comunica inoltre che: In data 31 ottobre 2024 Mons. Vescovo ha accolto ufficialmente la richiesta dell’Associazione pubblica di fedeli in itinere “Missionari della Via” e “Missionarie della Via”, di trasferirsi definitivamente nella Diocesi di Cassano all’Jonio. Alla loro effettiva partenza, la Rettoria “Santa Chiara” in Lamezia Terme, verrà provvista di un nuovo Rettore. In data 4 novembre 2024 Mons. Vescovo ha concesso l’escardinazione al Rev.do Sac. Faustino Lucifora (Decr. Prot. N. C/74/24); In data 4 novembre 2024 Mons. Vescovo ha concesso l’escardinazione al Rev.do Sac. Umile (al sec. Davide) Caudana (Decr. Prot. N. C/75/24); A partire dal 1⁰ dicembre 2024 il Rev.do Sac. Antonio Fiozzo eserciterà il suo ministero come sacerdote collaboratore con incarico esclusivo dell’Ordinariato Militare in Italia, a servizio del Secondo Reggimento AVES Sirio di Lamezia Terme con estensione di incarico per il Comando Militare Esercito Calabria, continuando a svolgere il servizio di Presidente dell’IDSC.   Nel comunicare le nuove nomine Sua Eccellenza Mons. Serafino Parisi ringrazia quanti hanno finora prestato il loro competente servizio, mentre augura ai nuovi incaricati un ministero fecondo per il bene della Comunità diocesana.     Don Marco Mastroianni     Cancelliere Vescovile The post Comunicazione nomine dalla Cancelleria Vescovile first appeared on Lamezia Nuova.

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“La nostra visione di una Chiesa attrattiva e profetica”

La Parola di Dio annunciata come “principio, fondamento e fine di ogni nostra iniziativa”, l’invito ad essere cristiani che portino il segno distintivo della gioia e della speranza, la visione di una Chiesa “profetica e attrattiva” che “sappia promuovere, nel nostro tempo, una partecipazione missionaria e corresponsabile all’interno di tutte le realtà della nostra società contemporanea”. Questi alcuni dei messaggi chiave che il vescovo di Lamezia Terme mons. Serafino Parisi ha voluto consegnare alla chiesa lametina in occasione dell’assemblea diocesana, svoltasi oggi nell’auditorium della Cittadella della carità, con la partecipazione di parrocchie, associazioni e movimenti da tutta la diocesi. Partendo dalla lettura del brano evangelico di Luca 4, 16-21, il vescovo di Lamezia ha sottolineato come Gesù “riprendendo la profezia di Isaia e affermando che quella profezia si è compiuta in Lui,  ci invita alla speranza perché il Signore mantiene le sue promesse ed è capace di indirizzare l’umanità sul sentiero della gioia e della speranza”.  Gioia cristiana che, per Parisi, “non è il sorriso di circostanza, ma la gioia che viene dallo Spirito e che ci fa cogliere la speranza laddove il mondo pensa non possa esserci alcuna speranza. Noi crediamo nel Crocifisso Risorto, non dobbiamo mai dimenticare questa caratteristica della letizia che ci fa andare nel mondo con la gioia del Vangelo, capace di sciogliere da tutte le catene di tutte le forme di schiavitù”. Richiamando le iniziative promosse dalla diocesi negli ultimi due anni, il presule ha auspicato che “l’essere convocati dalla Parola di Dio diventi sempre più lo stile di ogni convocazione nelle nostre parrocchie, movimenti e associazioni. Fare scaturire ogni nostra iniziativa dalla Parola annunciata, che non è un manierismo, ma un’esigenza che nasce dalle labbra stesse di Gesù ed entra nel nostro cuore”. “Qual è la nostra visione di Chiesa ? – ha proseguito Parisi  – Una chiesa che, come ho detto  sin dal mio arrivo a Lamezia, sappia essere attrattiva e profetica. Una Chiesa che si interroghi su come rispondere oggi alle istanze sociali, culturali e spirituali dei fedeli. La nostra è una visione di Chiesa che certamente può continuare a crescere e rinnovarsi, capace di essere in dialogo con il mondo e che, dialogando con il mondo, possa far sentire la Parola del Vangelo, possa dire che per tutti c’è una Parola di gioia e di speranza.  La Chiesa, in quanto ecclesìa, è per sua natura sinodale: se non è sinodale, non è Chiesa. Siamo un popolo di convocati, di chiamati. Non come singoli, ma come popolo. Quante volte abbiamo ammirato quell’immagine che troviamo negli Atti degli Apostoli: “erano un cuor solo e un’anima sola”. Questo è il passo che dobbiamo compiere tutti, questo dinamismo ecclesiale deve diventare il nostro stile. Uno stile che sappia vincere le resistenze dei singoli, affrontare le sfide del nostro tempo, che sappia aprirsi alla dimensione comunitaria. Tutte le iniziative della nostra chiesa diocesana sono orientate a costruire questa visione di una Chiesa che sappia dialogare con il mondo, senza chiudere o arroccarsi.  Una Chiesa che sappia leggere le vere attese dell’umanità di oggi e, dentro queste attese, far sentire la parola della profezia”. “C’è sempre la possibilità – ha concluso Parisi – di vedere sui monti la bellezza dei piedi del messaggero che porta lieti annunci. Oggi, se guardiamo la realtà, facciamo l’esperienza di quelli che dicono: l’albero è secco, non c’è più speranza. Ma, come Geremia, possiamo vedere un germoglio e, dal germoglio, rinasce sempre la speranza e la vita. Auguro a tutti voi di vedere questo germoglio, di vedere trasformata la disperazione in vita che non finisce”. Di “primato dell’ascolto” ha parlato don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la pastorale,  sottolineando come l’ascolto sia “alla base del discernimento che ha portato alle iniziative promosse dalla nostra chiesa diocesana. Nei due giorni di Acquavona, ci siamo messi in ascolto insieme, con spirito ecclesiale, e da quel contesto di preghiera  e di ascolto sono nate le iniziative che stiamo portando avanti. Papa Francesco ci invita ad andare all’essenziale, a ciò che è urgente oggi per un’umanità che ha bisogno di essere liberata”. Sulle attività Caritas, si è soffermato don Giuseppe Montano, vicario episcopale per il servizio della carità e per gli affari economici, evidenziando il compito proprio della Caritas che “non si esaurisce nelle opere caritative, ma va a stimolare e promuovere la formazione degli operatori perché le opere abbiano il loro radicamento in Cristo”.  Si è soffermato sui dettagli dell’attività della Caritas diocesana, il direttore don Fabio Stanizzo che ha presentato gli appuntamenti formativi in programma nelle diverse vicarie auspicando “alle porte del Giubileo, che nascano più centri di ascolto vicariali, attraverso la collaborazione tra di loro di più parrocchie”.  Stanizzo, quindi, ha sottolineato la “funzione pedagogica della Caritas, che non si esaurisce nella consegna del pacco che è solo il primo momento di una costruzione di una relazione, di una presa in carico della persona a trecentosessanta gradi”. Ha illustrato le iniziative in programma per il servizio diocesano di pastorale giovanile suor Dorotea Scopelliti mentre Giovanna e Antonio De Pace, direttori dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, hanno parlato dell’attività di ascolto avviata annunciando l’intenzione, con il coinvolgimento di volontari, di aprire più punti di ascolto del consultorio diocesano nelle diverse vicarie. Salvatore D’Elia The post “La nostra visione di una Chiesa attrattiva e profetica” first appeared on Lamezia Nuova.

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VIII Giornata mondiale dei poveri, anche in Diocesi registrato aumento richieste

“I dati registrati presso i servizi della Caritas Diocesana confermano l’andamento dei dati nazionali, presentati martedì a Roma. Sia nel 2023 che ancora nel 2024 è stato registrato un aumento delle persone e delle famiglie che si sono rivolte ai servizi della Caritas Diocesana”. Questi alcuni dati resi noti da don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana, nel corso dell’incontro organizzato in occasione della “VIII Giornata mondiale dei poveri” al quale hanno presenziato anche don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana, ed il vescovo, monsignor Serafino Parisi. Tra le persone che versano in condizioni di forte disagio economico che si sono rivolte alla Caritas lametina ci sarebbero “soprattutto famiglie con bambini; famiglie con un basso reddito che fanno fatica ad arrivare a fine mese; lavoratori poveri; persone singole. La maggior parte degli utenti dei servizi Caritas – ha aggiunto don Fabio – sono di cittadinanza italiana ed hanno un’età tra i 34 e i 55 anni: nei primi mesi del 2024 è stato registrato un aumento di circa il 30% di nuovi utenti e la maggior parte sono donne che appartengono a nuclei familiari. Un dato importante riguarda l’aumento della povertà tra i cittadini di nazionalità italiana che si rivolgono al servizio della mensa. Infatti, sul totale delle persone registrate, i cittadini italiani costituiscono il 60% degli utenti, contro il 30% precedente. Nell’ultimo anno è aumentata la marginalità sociale: sono aumentate le persone senza dimora, e anche tra questi il 30% sono cittadini italiani che a causa di problemi di dipendenze e problemi familiari hanno perso la propria abitazione”. In questo contesto, la Caritas diocesana, come sottolineato da don Fabio, “cerca di rispondere ai bisogni espressi attraverso le Opere Segno e le attività progettuali in atto, pensati dopo un’attenta analisi dei bisogni, fatta in stretta collaborazione con tutti gli attori. La metodologia messa in atto prevede sempre di porre al centro ‘la persona’ e dopo un attento ascolto si procede con la presa in carico e l’accompagnamento o l’orientamento per uscire dallo stato di bisogno e dalla cronicizzazione dello stato di povertà. Molto importante è il lavoro in rete con i servizi pubblici locali e con le organizzazioni di volontariato. La Caritas Diocesana, infatti, ospita presso i propri locali l’‘Ambulatorio Solidale Prima gli Ultimi’ che quotidianamente visita utenti della diocesi in collaborazione con molti volontari medici e infermieri. Le Opere Segno e le azioni progettuali sono lo strumento principale per animare e coinvolgere la comunità. Il sostegno e il supporto agli utenti – ha concluso don Fabio – prevedono anche momenti di sensibilizzazione su alcune tematiche importanti quali il gioco d’azzardo, la gestione finanziaria e le strategie per non cadere nell’usura. In questi momenti formativi e informativi vengono invitati e coinvolti anche i cittadini che non si rivolgono ai servizi della Caritas ma sono eventi aperti a tutti”. Dal canto suo, don Marco Pagniello, ha evidenziato che “in vista del Giubileo il Papa ci invita a fare nostra la preghiera del povero che sale fino a Dio. Come volontari Caritas, siamo chiamati ad alimentare con la preghiera il nostro servizio, per non essere semplici benefattori o persone di buona volontà, ma segni dell’amore di Dio. Una preghiera confidente – ha aggiunto – che non ci lascia indifferenti ma ci chiede di trasformare la preghiera stessa in gesti concreti. Il volontario Caritas vive la sua relazione con Dio nella preghiera perché, amando Dio, trova la motivazione e la forza per amare i fratelli nelle situazioni più disagiate. Alla vigilia del Giubileo, invito i nostri volontari ad essere testimoni di carità e di speranza, che è il grande bisogno di questo nostro tempo.” Ed in questo contesto, “il volontariato è essenziale nella vita del nostro Paese e come italiani dobbiamo esserne fieri: dal volontariato cattolico alle diverse forme di impegno civile. Un volontariato che sia organizzato e non spontaneo, formato e competente, che sceglie di servire chi ha bisogno e di condividerne la vita. Un volontariato che stia attento a non farsi strumentalizzare. La gratuità non è fine a sé stessa, ma ci fa sperimentare la bellezza della vita che è dono e che può essere donata. Un volontariato che superi la logica dei ‘progettifici’ ed esprima la parte più bella della Chiesa e della società”.   Concludendo l’incontro, il vescovo, monsignor Serafino Parisi, nel ricordare che “a noi è chiesto non di guardare alla povertà che è una cosa astratta”, ha evidenziato che “la Chiesa ci sta dicendo che la povertà la dobbiamo sconfiggere, combattere, superare”. Però, “mentre da un lato dobbiamo sconfiggere la povertà -ha aggiunto il Vescovo -, dall’altra parte dobbiamo redimere, cioè risollevare, rialzare il povero”. Quindi, mentre si ha “un’attenzione particolare verso i poveri, i più deboli” secondo monsignor Parisi, contestualmente “viene condannata la ricchezza” e “lavorare per la redenzione del povero vuol dire intervenire sulle cause della povertà. Cioè la cura deve partire dalle radici. È chiaro che noi siamo per gestire le emergenze, che è una cosa meritoria. Però non si può andare avanti solo gestendo le emergenze perché così non si riesce a progettare. E con la progettazione l’intervento deve essere sistemico, strutturale. Non bisogna cronicizzare le povertà come non bisogna cronicizzare le malattie, ma bisogna rimuoverle. Noi non vendiamo farmaci perché se vendessimo farmaci saremmo per la cronicizzazione della malattia. Noi – ha concluso monsignor Parisi – dobbiamo intervenire con le nostre medicine che sono la generosità, la gratuità, l’accoglienza, la disponibilità che devono poter risolvere definitivamente la povertà che è materiale, ma ci sono anche quella spirituale e culturale che è la più drammatica. Ecco perché noi siamo chiamati ad intervenire con un sistema integrato, come già accade con la Caritas”.   Saveria Maria Gigliotti The post VIII Giornata mondiale dei poveri, anche in Diocesi registrato aumento richieste first appeared on Lamezia Nuova.

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VIII Giornata Mondiale dei Poveri e valorizzazione del volontariato

“La preghiera del povero sale fino a Dio”. Questo il tema della VIII Giornata Mondiale dei poveri, prevista per il 17 novembre prossimo, ed in preparazione della quale la Caritas diocesana ha organizzato un momento di riflessione sulla valorizzazione del volontariato a partire dalle Caritas parrocchiali. Preceduto da un lavoro di preparazione con il mondo del volontariato presente nel territorio, le parrocchie, le associazioni, i giovani delle scuole, il 14 novembre prossimo, infatti, con inizio alle ore 17, nell’auditorium del complesso interparrocchiale San Benedetto si terrà un incontro, al quale prenderanno parte: don Marco Pagniello, direttore nazionale della Caritas nazionale; monsignor Serafino Parisi, Vescovo di Lamezia Terme; don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana. Un momento di riflessione che, cogliendo anche il senso di questa giornata che prepara pure all’inizio del Giubileo, rappresenta per tutte le Caritas un’occasione straordinaria di animazione in quanto, attraverso la pedagogia dei fatti, si è chiamati a educare alla carità; ciò significa impegnarsi personalmente e aiutarsi reciprocamente, sia come singoli cristiani sia come comunità, a tradurre in azioni concrete il progetto di Dio. In questo senso, il tema centrale della giornata è una “espressione della sapienza biblica” che, come scrive papa Francesco nel suo messaggio, “nell’anno dedicato alla preghiera, in vista del Giubileo Ordinario 2025 è quanto mai appropriata. La speranza cristiana abbraccia anche la certezza che la nostra preghiera giunge fino al cospetto di Dio; ma non qualsiasi preghiera: la preghiera del povero! Riflettiamo su questa Parola e ‘leggiamola’ sui volti e nelle storie dei poveri che incontriamo nelle nostre giornate, perché la preghiera diventi via di comunione con loro e di condivisione della loro sofferenza”. Un appuntamento annuale, quindi, che, ormai è diventato “un appuntamento per ogni comunità ecclesiale. È un’opportunità pastorale – afferma ancora il Pontefice – da non sottovalutare, perché provoca ogni credente ad ascoltare la preghiera dei poveri, prendendo coscienza della loro presenza e necessità. È un’occasione propizia per realizzare iniziative che aiutano concretamente i poveri, e anche per riconoscere e dare sostegno ai tanti volontari che si dedicano con passione ai più bisognosi. Dobbiamo ringraziare il Signore per le persone che si mettono a disposizione per ascoltare e sostenere i più poveri. Sono sacerdoti, persone consacrate, laici e laiche che, con la loro testimonianza, danno voce alla risposta di Dio, alla preghiera di quanti si rivolgono a Lui. Il silenzio, dunque, si spezza ogni volta che un fratello nel bisogno viene accolto e abbracciato. I poveri – conclude papa Francesco – hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. E la Giornata Mondiale dei Poveri è una delle iniziative nate dal Giubileo della Misericordia, affinché la Chiesa, attraverso le azioni tangibili delle comunità cristiane, diventi sempre più segno della carità di Cristo verso gli ultimi e i bisognosi, si propone di incoraggiare innanzitutto i fedeli a opporsi alla cultura dello scarto e dello spreco, abbracciando invece la cultura dell’incontro. Da qui la sollecitazione di papa Francesco, affinchè “le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo. Secondo l’insegnamento delle Scritture – conclude il Pontefice – accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potranno essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e disponibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre”, rimarcando, nel contempo, che, “a fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sempre la preghiera”. Saveria Maria Gigliotti The post VIII Giornata Mondiale dei Poveri e valorizzazione del volontariato first appeared on Lamezia Nuova.

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Al via gli incontri del Forum sulla Polis

  Con la relazione su “Le trasformazioni della politica in Italia dagli anni ’90 ad oggi. Provocati dalla crisi e dalle sfide” di Luca Diotallevi, professore ordinario di Sociologia all’Università di Roma Tre, prende il via il forum di Dottrina Sociale della Chiesa sulla Polis “Quale visione di città, quali prospettive per il comprensorio lametino?”. L’incontro, che si terrà domani nell’auditorium del complesso interparrocchiale San Benedetto con inizio alle ore 18.30, infatti, è il primo dei tre incontri previsti. “Proseguendo l’azione di dialogo già avviata con il mondo delle categorie professionali e del mondo del lavoro – aveva detto il Vescovo nel corso della conferenza stampa di presentazione delle attività dell’anno pastorale – vogliamo coinvolgere tutte le realtà del mondo della cultura, della società e della politica per riflettere sui temi del magistero sociale della Chiesa coinvolgendo anche coloro che intendano impegnarsi nel sociale e nel più ampio contesto culturale. Per questo, sono invitati agli incontri tutti coloro che già sono amministratori nel nostro territorio diocesano e quelli che eventualmente aspirano a diventarlo, per essere consapevoli di quale servizio siamo chiamati a dare nella storia come credenti e che tipo di servizio ci aspettiamo”. Un progetto, questo che, come detto da don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la Pastorale, è “orientato ad intra e ad extra partendo dal bisogno di avere laici adulti e maturi, che abbiano competenza, coerenza e professionalità. Infatti, da un lato, vogliamo raccogliere la sfida formativa di orientare, da credenti, le cose temporali assumendoci le nostre responsabilità. Dall’altro vogliamo incoraggiare chi già si occupa della cosa pubblica e mettersi in dialogo con chi si impegna per il bene comune, a partire dal nostro sguardo sulla città e sull’intero comprensorio”. Saveria Maria Gigliotti The post Al via gli incontri del Forum sulla Polis first appeared on Lamezia Nuova.

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“Il Signore ha immesso nella nostra vita il principio della speranza”

Il Signore, in forza della sua morte e della sua resurrezione, ha immesso nel nostro cuore, nella struttura più profonda del nostro intimo, il principio della speranza. Fermiamoci per un attimo a pensare a cosa sarebbe la nostra vita da disperati: saremmo fossilizzati, fermi, saremmo autorizzati a bloccarci e a non fare più niente. Senza speranza nulla avrebbe senso. Ma il Signore ha messo nella nostra vita il dinamismo della speranza che ci rende operativi, che apre il nostro orizzonte, che ci dona uno sguardo nuovo che viene dallo sguardo di Cristo morto e risorto. Da questo luogo, da questo posto che sarà umanamente la nostra casa per sempre, il Signore ci dice di riempire di senso la nostra vita prendendoci cura dell’umanità, rendere operativa la speranza che si manifesta con l’amore e la carità.” Così il vescovo di Lamezia Terme mons. Serafino Parisi che, oggi, commemorazione dei fratelli defunti, ha celebrato l’eucaristia nei cimiteri di Sambiase, Nicastro e S. Eufemia. Una riflessione sul senso della vita, quella del presule, che parte da un luogo “che ricorda a tutti noi la brevità della nostra vita, le sofferenze, i lutti. Com’ è possibile conciliare il canto della lode e della gratitudine in un posto che ci ricorda il nostro limite e la nostra finitudine?.  “La visita ai nostri cari defunti – ha proseguito il vescovo – dovrebbe alimentare la nostra gratuità, non quella mania di onnipotenza, non quello sguardo selettivo nei confronti degli altri; dovremmo essere più disponibili, generosi, togliere dalla nostra vita la parola nemico, recuperare definitivamente la parola “fratello” e “sorella” perché tutti possiamo gridare verso Dio: “Abbà, Padre”. Allora sì che la nostra vita ha un senso e possiamo venire qui a offrire la nostra lode al Signore”. Mons. Parisi indica nella pagina evangelica del giudizio finale di Matteo, proposta dalla liturgia, “ciò che deve trovare spazio nella nostra vita per metterci a servizio dell’umanità,  a partire dagli ultimi”, “per creare un ponte tra cielo e terra” perché “se la nostra vita dev’essere piena,  oggi, in quella speranza che ci porterà tutti insieme al banchetto del Cielo dove vedremo faccia a faccia Dio stesso, su questa terra dovremmo imparare tutti a vivere non la carità ma a vivere di carità, attraverso la carità: la carità che ricevo e soprattutto quella che dono agli altri.” “La visita ai nostri cari defunti  – ha concluso mons. Parisi –  possa rendere operativa la nostra vita in forza della nostra fede in Gesù morto e risorto, in forza della speranza che dinamizza la nostra esistenza, in forza dell’amore che anche qui, in questo luogo, ci fa vivere.” Salvatore D’Elia The post “Il Signore ha immesso nella nostra vita il principio della speranza” first appeared on Lamezia Nuova.

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“Auditorium centro di attrazione spirituale, culturale, sociale”

“Poter fare una commedia su questi argomenti, che pur costituiscono nel vissuto quotidiano di ognuno di noi, difficoltà e preoccupazioni, significa tentare di sdrammatizzare. E qui c’è tutta quell’arte che arriva fin dalla Grecia con le commedie classiche di Aristofane che per esempio si permetteva di sdrammatizzare pure sui problemi politici. Poter raggiungere con il sorriso argomenti di questo tipo, significa che c’è bisogno, a volte, di sdrammatizzare per vivere più serenamente anche i problemi di ogni giorno”. Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, ad apertura della commedia “Casa dolce caos”, diretta da Francesco Procopio ed andata in scena nell’auditorium del complesso interparrocchiale San Benedetto, che, sostenuto dalla “Fondazione Con il Sud”, rientra nel progetto “Complesso Fratelli Tutti” della Caritas diocesana. Da qui i ringraziamenti del vescovo a Fondazione con il sud e Caritas “che stanno valorizzando questo luogo – ha aggiunto – che è un centro di attrazione, spirituale, culturale, ma soprattutto sociale perché qui si devono creare relazioni anche attraverso commedie come questa che regalano momenti di allegria, di bellezza entrando con il sorriso dentro la nostra vita, la nostra quotidianità”. In scena tredici attori che, in maniera ironica e divertente, hanno raccontato i litigi ed i problemi di coppia, strategie per cercare di dirimersi tra le discussioni familiari. La serata è stata organizzata dai ragazzi della “Compagnia di via Bologna” partner del progetto “Fratelli tutti”. Saveria Maria Gigliotti The post “Auditorium centro di attrazione spirituale, culturale, sociale” first appeared on Lamezia Nuova.

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