Vita Diocesana

In primo piano, La Parola del Vescovo, Vita Diocesana

“Il Signore ha immesso nella nostra vita il principio della speranza”

Il Signore, in forza della sua morte e della sua resurrezione, ha immesso nel nostro cuore, nella struttura più profonda del nostro intimo, il principio della speranza. Fermiamoci per un attimo a pensare a cosa sarebbe la nostra vita da disperati: saremmo fossilizzati, fermi, saremmo autorizzati a bloccarci e a non fare più niente. Senza speranza nulla avrebbe senso. Ma il Signore ha messo nella nostra vita il dinamismo della speranza che ci rende operativi, che apre il nostro orizzonte, che ci dona uno sguardo nuovo che viene dallo sguardo di Cristo morto e risorto. Da questo luogo, da questo posto che sarà umanamente la nostra casa per sempre, il Signore ci dice di riempire di senso la nostra vita prendendoci cura dell’umanità, rendere operativa la speranza che si manifesta con l’amore e la carità.” Così il vescovo di Lamezia Terme mons. Serafino Parisi che, oggi, commemorazione dei fratelli defunti, ha celebrato l’eucaristia nei cimiteri di Sambiase, Nicastro e S. Eufemia. Una riflessione sul senso della vita, quella del presule, che parte da un luogo “che ricorda a tutti noi la brevità della nostra vita, le sofferenze, i lutti. Com’ è possibile conciliare il canto della lode e della gratitudine in un posto che ci ricorda il nostro limite e la nostra finitudine?.  “La visita ai nostri cari defunti – ha proseguito il vescovo – dovrebbe alimentare la nostra gratuità, non quella mania di onnipotenza, non quello sguardo selettivo nei confronti degli altri; dovremmo essere più disponibili, generosi, togliere dalla nostra vita la parola nemico, recuperare definitivamente la parola “fratello” e “sorella” perché tutti possiamo gridare verso Dio: “Abbà, Padre”. Allora sì che la nostra vita ha un senso e possiamo venire qui a offrire la nostra lode al Signore”. Mons. Parisi indica nella pagina evangelica del giudizio finale di Matteo, proposta dalla liturgia, “ciò che deve trovare spazio nella nostra vita per metterci a servizio dell’umanità,  a partire dagli ultimi”, “per creare un ponte tra cielo e terra” perché “se la nostra vita dev’essere piena,  oggi, in quella speranza che ci porterà tutti insieme al banchetto del Cielo dove vedremo faccia a faccia Dio stesso, su questa terra dovremmo imparare tutti a vivere non la carità ma a vivere di carità, attraverso la carità: la carità che ricevo e soprattutto quella che dono agli altri.” “La visita ai nostri cari defunti  – ha concluso mons. Parisi –  possa rendere operativa la nostra vita in forza della nostra fede in Gesù morto e risorto, in forza della speranza che dinamizza la nostra esistenza, in forza dell’amore che anche qui, in questo luogo, ci fa vivere.” Salvatore D’Elia The post “Il Signore ha immesso nella nostra vita il principio della speranza” first appeared on Lamezia Nuova.

In primo piano, Mons. Vittorio Moietta, Vita Diocesana

Beatificazione mons. Moietta; consegnati i Plichi al Dicastero delle Cause dei santi

Con la consegna dei Plichi contenenti la documentazione raccolta in questi mesi e sigillati durante la Sessione di chiusura dell’Inchiesta diocesana, si avvia, ora la cosiddetta “fase romana” per il processo di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Vittorio Moietta. A consegnare i fascicoli al Dicastero delle Cause dei Santi, nelle mani dell’Officiale dott. Federico Favero, è stato don Marco Mastroianni, Postulatore della fase diocesana ed incaricato anche per quella romana. Dopo questo primo passaggio “romano”, si passerà all’approvazione del mandato come Postulatore della fase romana di don Marco Mastroianni cui seguirà la richiesta da parte dello stesso al Dicastero di poter aprire i Plichi per poter effettuare le valutazioni. Il Dicastero, a questo punto, tramite un suo Relatore, guiderà il Postulatore nella preparazione della Positio, cioè del volume che sintetizza le prove raccolte in Diocesi e che deve illustrare la vita, la relativa fama del Servo di Dio, ma in modo particolare l’esercizio in grado “eroico” delle virtù cristiane (teologali: fede, speranza e carità; cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza; altre: povertà, castità, ubbidienza, umiltà, ecc.). Essa sarà studiata da un gruppo di Consultori teologi del Dicastero e se questi voti saranno favorevoli (almeno in maggioranza qualificata), la Positio sarà sottoposta a un ulteriore giudizio dei Vescovi e Cardinali membri del Dicastero. Se il giudizio di questi ultimi è ugualmente favorevole, il Santo Padre, se lo ritiene opportuno, autorizza la Promulgazione del Decreto sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio, che così diviene Venerabile. Saveria Maria Gigliotti The post Beatificazione mons. Moietta; consegnati i Plichi al Dicastero delle Cause dei santi first appeared on Lamezia Nuova.

In primo piano, Vita Diocesana

Corso di formazione per musicisti e coristi a servizio della Liturgia

“I doni ed i carismi a servizio della comunità ecclesiale”. Questo il tema che sarà al centro dell’incontro di formazione per musicisti e coristi a servizio della liturgia con Gianfranco Cambareri, docente al Conservatorio statale di musica “Torrefranca” di Vibo Valentia, previsto per domani (sabato 26 ottobre) alle ore 19 nel salone della Parrocchia Beata Maria Vergine Addolorata (La Pietà). “Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a Lui conviene”, recita il salmo 146,1. Ed è proprio partendo dall’importanza della musica e del canto che non hanno una mera funzione di corollario o di “esibizione” fine a sé stessa, ma rappresentano parte integrante della liturgia, che il parroco, don Emanuele Gigliotti, insieme al vice parroco, don Osvaldo Gatto, ed all’insegnante di musica Ferruccio Messinese, hanno pensato di avviare una vera e propria formazione di chi anima le celebrazioni. “L’eucaristia – affermava François Varillon – deve essere una festa, ma non sarà mai un musical”. Ecco perché è importante comprendere anche il senso della presenza della musica e del canto all’interno delle celebrazioni eucaristiche, non dimenticando che essi rappresentano un altro aspetto della preghiera. “La tradizione musicale di tutta la Chiesa – è detto nel Catechismo della Chiesa cattolica – costituisce un tesoro di inestimabile valore che eccelle tra le altre espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrale della liturgia solenne. La composizione e il canto dei salmi ispirati, frequentemente accompagnati da strumenti musicali, sono già strettamente legati alle celebrazioni liturgiche dell’Antica Alleanza. La Chiesa continua e sviluppa questa tradizione: ‘Intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore’ (Ef 5,19). Chi canta prega due volte. Il canto e la musica svolgono la loro funzione di segni in una maniera tanto più significativa ‘quanto più sono strettamente uniti all’azione liturgica’, secondo tre criteri principali: la bellezza espressiva della preghiera, l’unanime partecipazione dell’assemblea nei momenti previsti e il carattere solenne della celebrazione. In questo modo essi partecipano alla finalità delle parole e delle azioni liturgiche: la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli”. L’appuntamento di domani, aperto anche a tutti coloro che sono interessati, ma pensato e voluto per esigenze interne alla parrocchia, rappresenta, quindi, un momento di crescita, non solo per i partecipanti, ma per l’intera comunità.   Saveria Maria Gigliotti The post Corso di formazione per musicisti e coristi a servizio della Liturgia first appeared on Lamezia Nuova.

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“San Giovanni Paolo II instancabile annunciatore del Vangelo della salvezza”

Con la sua vicenda umana, e insieme pastorale, profondamente nutrita di fede e dedizione verso il ministero affidatogli, San Giovanni Paolo II continua a suscitare nella comunità dei fedeli un profondo senso di devozione e ammirazione filiale. Sentimenti di vera commozione, nei confronti della figura del Santo Papa, quelli condivisi dalla Chiesa in festa, al fine di celebrare un uomo che seppe fare della sua vita un capolavoro di splendore, dando gloria a Colui dal quale discende ogni dono e ogni carisma. In questo coro unanime di voci liete, ben riconoscibile è stato il contributo offerto dal Santuario di Cardolo (Feroleto Antico) che, come perla preziosa in tutto il Sud Italia, si è reso veicolo di trasmissione di un messaggio forte nel territorio diocesano: seguendo le orme di San Giovanni Paolo II, ciascuno di noi può divenire costruttore e coerede del Regno di Dio. Trascorsi i nove giorni di preparazione, silenziosa ed edificante, guidata da diversi sacerdoti che si sono susseguiti nell’offrire la loro testimonianza, martedì 22 ottobre, rinsaldati da una più profonda conoscenza del pontificato e dell’insegnamento di Papa Wojtyla, i fedeli si sono riuniti intorno alla mensa eucaristica per vivere un momento conclusivo, con la celebrazione della Santa Messa, presieduta da monsignor Serafino Parisi, che ha coronato un tale intenso momento di grazia. Significative le parole che il Vescovo ha speso per encomiare le virtù umane di San Giovanni Paolo II, di cui ha ricordato non solo l’animo caritatevole, ma anche quell’innata abilità ch’egli possedeva di leggere i segni dei tempi, affrontando le sfide del millennio che, ancora oggi, e soprattutto oggi, ci attanagliano. I due nomi di Giovanni e di Paolo, due personalità dirompenti della storia della salvezza, si sono incarnati nel suo vissuto, si sono radicati nell’animo di un uomo santo, solcato più volte dal dolore, ma da esso mai sopraffatto. La liturgia del giorno, come ha sottolineato monsignor Parisi, è stata d’aiuto nel consegnare ai credenti la dimensione più completa di quell’annuncio di cui San Giovanni Paolo II ha fatto la missione prima del suo pontificato: “Gesù Cristo, per amore, ha versato il sangue sulla croce e ci ha conquistati, mettendoci al primo posto. Nella carne di Gesù si è realizzato un patto di unità, di vera riconciliazione. Ci ha resi, insomma, concittadini dei Santi e familiari di Dio (Ef 2,11-22)”. In quest’ottica, la nostra dignità di figli ci risolleva dall’abisso degli errori e delle avversità, inderogabilmente umani, rendendoci capaci di un servizio nascosto e propositivo, un impegno che sappia rendersi evidente in una preghiera modesta e priva di egoismo. In una società, colma di benessere effimero, come quella nella quale siamo chiamati ad operare, quanto può essere dolce, al contempo gioioso, quell’augurio che Papa Wojtyla rivolge ai giovani: “Non abbandonatevi alla disperazione (…), prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro!” . È la stessa figura di San Giovanni Paolo II, di cui la comunità della Parrocchia “S. Maria Immacolata” ha celebrato la memoria liturgica, a costituire l’esempio più efficace del successo (inteso nella sua più spirituale accezione) di una vita che si fa dono. “Giovanni Paolo II nel suo ministero – così si conclude l’omelia del Vescovo Parisi – si è portato sino agli estremi confini della Terra, annunciando instancabilmente il Vangelo della salvezza. Ha reso viva testimonianza della missione affidataci: ciascuno di noi è quella pietra che contribuisce ad edificare l’abitazione di Dio. In tutti noi, fondati in Gesù Cristo, opera lo Spirito Santo, coinvolgente e fecondo dono d’amore. Lo Spirito non è mai sterile: dovunque entri, la vita diviene pulsante. Possiamo davvero scoprire la grandezza di ogni essere umano, in questo nostro tempo, possiamo scoprirci amati da Dio e cantori dello splendore della vita”. Mariagrazia Fragale The post “San Giovanni Paolo II instancabile annunciatore del Vangelo della salvezza” first appeared on Lamezia Nuova.

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“Chiesa Lamezia accanto a chi ha subito danni per il maltempo”

In questo difficile momento che sta attraversando il nostro territorio flagellato dal maltempo, la Chiesa di Lamezia Terme è vicina alle persone che hanno subito danni dovuti alle forti piogge. Nell’esprimere vicinanza a tutti, così come ho avuto modo di dire sia al sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà, al quale ho chiamato appena appresa la notizia sulla problematica situazione che sta vivendo il suo comune rimasto isolato, che al commissario prefettizio di Maida, il vice prefetto Costanza Pino, come Chiesa lametina assicuriamo le nostre preghiere ed il nostro aiuto per i territori interessati da questa inaspettata situazione. Mi sono messo in contatto con i parroci delle zone colpite dalle forti piogge (San Pietro a Maida, Maida, Curinga, Acconia, Jacurso, S. Pietro Lametino, Cortale, Lamezia Terme) per sincerarmi della situazione e per sollecitare le Caritas parrocchiali a mettere a disposizione quanto necessario per poter aiutare chi ne avesse necessità a far fronte al difficile momento che, fortunatamente, non ha registrato tragici risvolti. Le immagini che stiamo vedendo in queste ore non possono lasciarci indifferenti, non solo perché ci raccontano difficoltà di famiglie colpite dal maltempo che in pochi minuti si sono trovate a dover affrontare una tale emergenza, ma anche perché ci fanno pensare al futuro di queste zone: i campi coltivati sommersi dall’acqua così come l’area industriale di Lamezia, dove insistono aziende attive ed operose che in questi due anni di episcopato ho imparato a conoscere ed apprezzare, il centro commerciale allagato, devono indurci a riflettere anche sull’emergenza occupazionale, che speriamo sia scongiurata, che tali eventi potrebbero implicare. A tutti giunga la vicinanza mia e della Chiesa Lametina insieme alla gratitudine nei confronti di rappresentanti istituzionali, volontari, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, Anas, associazioni che da stanotte stanno operando per aiutare chi è in difficoltà e far sì che la situazione giunga quanto prima alla normalità. Momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, devono farci comprendere sempre più il senso di comunità e, per noi credenti, di Chiesa pronta a porgere la mano a chi è in difficoltà, non perdendo di vista che, come ci ricorda papa Francesco nella “Laudato sì”, l’ambiente che ci circonda è un dono di Dio, “eredità comune”, rispetto al quale abbiamo una “tremenda responsabilità” perché “è un dono collettivo, patrimonio di tutta l’umanità” che noi abbiamo il compito di custodire. + Serafino Parisi, vescovo The post “Chiesa Lamezia accanto a chi ha subito danni per il maltempo” first appeared on Lamezia Nuova.

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Al via le Scuole Biblica e per i Ministeri

Riprende l’attività di formazione della Diocesi di Lamezia Terme. Ieri sera, in un affollato auditorium del complesso interparrocchiale San Benedetto, hanno preso il via, con un momento unico, la Scuola Biblica che, con i suoi 626 iscritti, giunge al terzo anno e, quindi, alla chiusura del primo ciclo di incontri, ed al secondo anno della Scuola per i ministeri con i suoi 750 iscritti (sono ancora in corso le iscrizioni per il primo anno). Si tratta di due momenti formativi che, come detto dal vescovo, monsignor Serafino Parisi, non possono non prescindere da due momenti che la Chiesa sta vivendo: sinodalità e Giubileo. “Sinodalità – ha detto al riguardo il Vescovo – non riguarda solo la discussione su un metodo, ma è uno ‘stile’ che anima l’impianto di tutta la vita diocesana. Il fatto stesso di avere scelto vicari episcopali e di averli coinvolti insieme ai vicari foranei, ai direttori degli uffici di curia ed alle associazioni, ai gruppi ed ai movimenti per programmare le attività, rappresenta una visione condivisa della pastorale diocesana e delle scelte della Diocesi. Quest’anno, poi, vivremo l’anno giubilare che, come concepito nella Bibbia, è un anno di grazia e di liberazione da tutte le schiavitù. Si tratta di caratteristiche bibliche che hanno ricadute nella storia dentro il nostro contesto contemporaneo. Ed in questo senso il tema scelto per questo terzo anno della Scuola Biblica è un tema tipicamente giubilare con uno sguardo concreto alla nostra realtà diocesana e lametina: ‘Liberazione e la presenza dei credenti nella storia’”. Questo perché “bisogna capire come siamo presenti e se si percepisce la nostra presenza dentro la storia. Noi, siccome abbiamo una visione della polis, vogliamo entrare ed essere presenti nella storia, con la forza della parola che viene dal Vangelo”. Saveria Maria Gigliotti The post Al via le Scuole Biblica e per i Ministeri first appeared on Lamezia Nuova.

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Saute mentale e solitudine, temi molto cari alla Chiesa

Introdotta nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, anche quest’anno il 10 ottobre è stata celebrata la Giornata Mondiale per la Salute Mentale. Questo argomento è molto caro anche alla Chiesa Cattolica Italiana, tanto che nel mese di marzo di quest’anno si è svolta la settima edizione di “La Chiesa Italiana e la salute mentale”, organizzato presso il palazzo della Cancelleria a Roma. L’ultimo tema affrontato è stato quello delle Grandi Solitudini. Vorrei brevemente soffermarmi su questo aspetto: la solitudine. Una persona sola può diventare una patologia o un problema? Spesso associata a mancanza di empatia, sociopatia o disturbi come la sindrome di hikikomori, il disturbo schizoide o altri problemi legati alla costruzione di relazioni la solitudine sta diventando un vero e proprio dramma sociale. Un autentico peso. E si sa, le persone sono stanche di portare i pesi degli altri. Sono già abbastanza occupate dai propri guai. Aprendo l’agenda, dalle 7 del mattino alle 23 abbiamo in programma diversi incontri con guai e problemi. Non possiamo farci carico di ulteriori problemi. Cosi facendo il solo, che è simile a un tavolo a quattro gambe il quale ne ha perso una, non trova mai l’artigiano che lo aiuta a recuperare l’equilibrio. A tutto questo naturalmente affianchiamo giustificazioni validissime, che vanno dal non essere un terapeuta a un non sentircela a gestire determinate situazioni. Tutte queste sono ragioni difficilmente smentibili. Del resto, io, Francesco, 40 anni, non sono “uno bravo” e tu che ti fai prossimo a me, per le tue difficoltà… meriti “uno bravo”, anzi, il migliore! Peccato…c’è un piccolo problema, che fa cadere come un castello di carte con un tornato queste nostre difese. Dinanzi a noi, non abbiamo una patologia, che richiede scienza per essere curata, bensì una persona. Abbiamo un umano che ci domanda il più delle volte semplice prossimità. E per garantire la prossimità, una mano tesa, non abbiamo certo bisogni di particolari skill e competence… Torniamo umani e se non l’abbiamo ancora fatto accarezziamo e lasciamoci accarezzare nei nostri punti deboli. Solo così torneremo a rinascere.   Don Francesco FarinaDirettore Diocesano Ufficio di Pastorale della Salute The post Saute mentale e solitudine, temi molto cari alla Chiesa first appeared on Lamezia Nuova.

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Buon onomastico al vescovo Serafino

In questo momento in cui come comunità volgiamo lo sguardo all’anno giubilare che è alle porte, come Chiesa Lametina, nel rinnovare vicinanza e preghiera, auguriamo buon onomastico al nostro Vescovo Serafino guida certa e paterna della nostra variegata realtà. Il nostro augurio giunge in un momento in cui, grazie alle Sue sollecitazioni ed ai Suoi stimoli, la nostra realtà Diocesana sta sperimentando un momento di crescita di fede e di senso di comunità di cui ne è testimonianza anche il poliedrico percorso dell’anno pastorale che si accingiamo a vivere e che ci sollecita ad essere testimoni di fede in un mondo sempre più disorientato. The post Buon onomastico al vescovo Serafino first appeared on Lamezia Nuova.

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Nuovo Anno Pastorale, proposte “con” i giovani e formazione sull’impegno dei credenti nella società

Ripartenza della Scuola Biblica Diocesana e della Scuola per i Ministeri, un percorso di ascolto e condivisione “con i giovani”, prosecuzione del dialogo con le diverse categorie professionali e del mondo del lavoro e una proposta formativa che metterà al centro l’impegno dei credenti nella vita culturale, sociale e politica. Questi alcuni elementi centrali del nuovo anno pastorale della Diocesi di Lamezia Terme, presentati questa mattina in conferenza stampa dal Vescovo di Lamezia Terme mons. Serafino Parisi, dal vicario generale mons. Tommaso Buccafurni, da don Leonardo Diaco Vicario episcopale per la pastorale e don Giuseppe Montano Vicario episcopale per il servizio della Carità e per gli Affari Economici. L’incontro con i giornalisti è stato moderato dalla giornalista Saveria Maria Gigliotti direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali diocesano. Il Vescovo mons. Parisi ha sottolineato, in particolare, due  novità del nuovo anno pastorale: un percorso di dialogo “con” i giovani  e una proposta che focalizzerà l’attenzione sull’impegno dei credenti nel mondo della cultura, della società e della politica, anche in vista dell’importante passaggio che coinvolgerà in particolare la realtà lametina con le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del prossimo anno. “Ci tengo a sottolineare – ha dichiarato mons. Parisi – che, più che incontri “per i giovani”, sono pensati come incontri “con” i giovani. Un’iniziativa che conferma la nostra attenzione come chiesa diocesana al mondo giovanile e risponde a una precisa sollecitazione, venuta da alcuni giovani della nostra Diocesi, ad affrontare insieme a loro determinati temi. Saranno sette incontri, uno ogni mese, che avranno come filo conduttore tematico “Le parole per la vita”. Nel corso di ogni incontro, ci si soffermerà su una parola, anche grazie al contributo di testimoni ed esperti che interverranno. Due parole saranno proposte da me, le altre saranno gli stessi giovani a proporle. Saranno incontri aperti a tutti, anche a giovani non credenti, in ricerca, a chi non ha trovato ancora una propria collocazione. Non ci interessa il numero, ci interessa iniziare a dialogare e a ragionare con i giovani su temi fondamentali”. Gli incontri si svolgeranno nelle seguenti date: 17 ottobre, 28 novembre, 19 dicembre, 30 gennaio, 27 febbraio, 27 marzo, 22 maggio”. Altra novità del nuovo anno pastorale, il percorso formativo “Quale visione di città, quali prospettive per il comprensorio lametino”, articolato in tre incontri che si svolgeranno nell’auditorium del complesso interparrocchiale S. Benedetto, sul tema dell’impegno dei credenti nella vita culturale, sociale e politica. “Proseguendo l’azione di dialogo già avviata con il mondo delle categorie professionali e del mondo del lavoro – ha spiegato il Vescovo – vogliamo coinvolgere tutte le realtà del mondo della cultura, della società e della politica per riflettere sui temi del magistero sociale della Chiesa. Sono invitati a questi incontri tutti coloro che già sono amministratori nel nostro territorio diocesano e quelli che eventualmente aspirano a diventarlo, per essere consapevoli di quale servizio siamo chiamati a dare nella storia come credenti e che tipo di servizio ci aspettiamo”. Gli incontri. Tre gli incontri in programma: l’8 novembre con il professore Luca Diotallevi,  il 29 novembre con l’avvocato Eugenio Scagliusi, il 20 dicembre con il professore Matteo Truffelli. I prossimi mesi  vedranno la conclusione del cammino sinodale e l’apertura del Giubileo “occasione – ha spiegato il Vescovo mons. Parisi – per focalizzare sia il tema della sinodalità sia il tema giubilare. Sinodalità che, come abbiamo più volte ribadito, non è un tema a sé stante ma caratterizza l’impianto stesso della nostra  vita diocesana: ne è prova l’individuazione di più vicari episcopali, la scelta del più ampio coinvolgimento nelle varie fasi della programmazione pastorale delle diverse realtà diocesane e dei direttori degli uffici di curia. E poi il Giubileo che, nella tradizione biblica, richiama la liberazione da tutte le forme di schiavitù. In questo contesto, il tema scelto per il terzo anno della Scuola Biblica Diocesana, “Liberazione e presenza dei credenti nella storia”, richiama il tema giubilare e, al tempo stesso, guarda a un momento molto importante che riguarderà nei prossimi mesi la realtà lametina con le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale”. Si inizierà il 14 ottobre con l’incontro congiunto tra Scuola Biblica e Scuola per i Ministeri, incontro congiunto che si ripeterà il 14 aprile e, per la conclusione, il 25 maggio. Il terzo anno della Scuola Biblica partirà il 21 ottobre nell’auditorium del complesso interparrocchiale S. Benedetto mentre  il percorso della Scuola per i Ministeri avrà inizio il 28 ottobre nelle quattro sedi di Lamezia Terme, Nocera Marina, Acconia e Soveria Mannelli. Sul percorso di dottrina sociale della Chiesa, si è soffermato don Leonardo Diaco sottolinenado come “si tratti di un progetto orientato ad intra e ad extra. Da un lato, vogliamo raccogliere la sfida formativa di orientare, da credenti, le cose temporali assumendoci le nostre responsabilità. Dall’altro vogliamo incoraggiare chi già si occupa della cosa pubblica e metterci in dialogo con chi si impegna per il bene comune, a partire dal nostro sguardo sulla città e sull’intero comprensorio”. Da parte di don Giuseppe Montano, si è sottolineata la volontà di proseguire il dialogo con le diverse categorie professionali, con i commercialisti e i consulenti del lavoro perché “come Chiesa abbiamo a cuore il tema del lavoro e del rispetto delle regole”. Il vicario generale mons. Tommaso Buccafurni ha evidenziato “la necessità del coinvolgimento e dell’impegno di tutto il clero in una dinamica di ascolto reciproco con i laici, per lavorare insieme affinché la proposta cristiana possa giungere alla società di oggi e aprire i cuori degli uomini alla speranza”. Salvatore D’Elia   The post Nuovo Anno Pastorale, proposte “con” i giovani e formazione sull’impegno dei credenti nella società first appeared on Lamezia Nuova.

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