MARIA VERGINE DEL SOCCORSO in Serrastretta

AMMINISTRATORE PARROCCHIALE
Iuliano sac. Luigi

Indirizzo Piazza Pitagora – 88040 Serrastretta
Festività B.V. del Soccorso, 8 dicembre

 

 

 

 

Descrizione Parrocchia
Narra la tradizione, con fermata da cronache ed antiche scritture, che cinque famiglie: Bruni, Fazi, Mancusi, Scalise e Talarico per lotte interne, nel 1383 emigrate dalla madre patria Scigliano, pellegrinando di luogo in luogo si fermarono in questa contrada, allora folto bosco della terra di Feroleto. Allettate dalla salubrità  dell’aria, della limpidezza delle numerose sorgenti potabili e irrigabili ivi costruirono le loro case. Intanto, altra gente convenuta dai paesi vicini, fece sì che il numero delle abitazioni crescesse rapidamente, tanto da far sorgere un villaggio che ebbe il nome di SERRASTRETTA, dall’essere situato in mezzo e due strettissime ed alte colline dette “Serre”. Nel 1558 Serrastretta contava 52 famiglie; nel 1595 Serrastretta contava 96 famiglie con una popolazione di 857 abitanti. Cresciuta la popolazione, il Vescovo del tempo, Pietro Sonnino di Lacconia, trovandosi a visitare tutte le chiese dei villaggi, arrivando a Serrastretta trovò circa 400 abitanti senza cura di anime e perciò con decreto del 17 novembre 1489 la elevò a Chiesa Parrocchiale con il titolo di “Beata Maria Vergine del Soccorso” nominando come primo cappellano curato il sac. Tommaso Sisca di Maida. Serrastretta si trova alle pendici della presila catanzarese a pochi Km. da Lamezia Terme e Catanzaro. Il suo clima non è rigido ma temperato, come fresche, limpide e chiare sono le sue acque. Il territorio è prevalentemente montano con estesi boschi di castagno ed abeti. Tipici sono i prodotti come le “salsicce”, “soppressate” e formaggi. Nei boschi verdeggianti è possibile raccogliere diverse qualità  di funghi con prevalenza del “porcino” e le deliziose “fragole”, ottime per la preparazione di sciroppi. Nella media collina si producono ottime varietà  di mele, molto apprezzate sui mercati locali e nazionali. Le vie di accesso: A3 (da nord): uscita Altilia-Grimaldi per Colosimi – Soveria Mannelli – Bivio Zeta; A3 (da sud): uscita Lamezia Terme, strada prov.le Nicastro- Serrastretta. SS 280 -due mari: uscita Marcellinara per Tiriolo – S. Pietro Apostolo – Bivio Zeta. Confini: settentrione con Decollatura, all’oriente con il fiume Amato che la separa dal territorio da S. Pietro Apostolo e con Amato e Miglierina, a mezzogiorno con Pianopoli ed ad occidente con Feroleto e Nicastro. Secondo l’ultimo censimento, gli abitanti sono 887 ed insieme alle contrade di Serre e Viterale raggiungono il numero di 1250 anime. Sono profondamente religiosi e la loro fede è genuina. La loro frequenza è buona, circa il 15%. Sono ospitali e generosi. Grande è la loro laboriosità . Dalla “Faggeta”, un piccolo angolo di paradiso, in prossimità  del monte Condrò a quota 1150 mt., si ricava, in modo sapiente e razionale, il legno di faggio, con il quale i meravigliosi e bravissimi artigiani Serrastrettesi costruiscono le sedie, conosciute ormai oltre i confini regionali e nazionali. Bravissimi anche nel costruire mobili su misura e lavorare il ferro e l’alluminio, nonché produttori tessili al “telaio” ed al “tombolo”. Il paese è dotato delle scuole medie ed elementari, esiste una squadra di calcio ed un Gruppo Folk “I Canterini di Serrastretta” che da oltre un ventennio, con amore e dedizione hanno fatto conoscere oltre i confini regionali e nazionali gli usi, i costumi e le tradizioni di Serrastretta. L’archivio parrocchiale è in buono stato e ben custodito. Parte dal 1610 fino ai nostri giorni. La Parrocchia ha la casa canonica restaurata. Tutto ciò che aveva di antico, in parte è andato perduto ed in parte restaurato (vedi alcune tele di Zimatore e Grillo) ed alcuni calici del 1600. Nell’Abside si può ammirare un pregiato coro ligneo del 1600. Di antico c’è la statua delle Madonna del Soccorso.